Terni,circoli sportivi in ansia
ma da giugno si riparte

Terni,circoli sportivi in ansia ma da giugno si riparte
di Lorenzo Pulcioni
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Domenica 17 Maggio 2020, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 11:18
Da giugno attività sportive all’aperto compresi i campus estivi per ragazzi. E’ la sfida dei centri sportivi che si organizzano per la riapertura. Di sicuro non da domani e verosimilmente nemmeno dal 25 maggio come aveva indicato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. «Riprenderemo il 3 giugno le attività all’aperto e poi l’8 giugno i campus estivi» dice Giovanni Scordo, presidente del Circolo Lavoratori Terni. «Potendo usufruire di ampi spazi all’aperto sarà un’offerta di qualità e compatibile con tutte le prescrizioni» aggiunge. Al circolo di via Muratori, intanto, domani dovrebbe riaprire il ristorante con tavoli all’aperto e in un’area delimitata all’interno del parco, accessibile solo dal ristorante stesso. Capire come potranno ripartire piscine e palestre, secondo quanto scritto nelle linee di indirizzo condivise dal consiglio dei ministri con le regioni, non è però così semplice: «In una sala pesi da 200 metri quadrati in cui si allenano dieci persone per un’ora - dice Scordo - se ogni persona utilizza dieci attrezzi tra macchine, panche e pesi liberi, avremmo cento oggetti da sanificare». Insomma il cliente passerebbe più tempo a pulire gli attrezzi che ad allenarsi. E il circolo dovrebbe dotarsi di una squadra, non di sportivi ma di sanificatori. Inoltre sette metri quadri a persona in piscina pone quantomeno il dubbio di una gestione economico-finanziaria equilibrata. Senza contare che una polisportiva deve tener conto dei protocolli emanati da ciascuna federazione. «Vedremo cosa dirà il ministro sulla ripartenza dello sport di base, noi siamo al lavoro da settimane su procedure che consentano il rispetto del distanziamento durante le attività negli impianti di via Muratori, nella palestra La Forgia e a Piediluco» risponde il presidente del Clt. Anche il San Valentino Sporting Club si sta organizzando per ripartire a giugno: «Faremo ginnastica, palestra e allenamento funzionale all’esterno - spiega il presidente Maurizio Sciarrini - per ora niente palestra al chiuso, spogliatoi e docce. In piscina ci atterremo alle disposizioni che sinceramente pensavo più stringenti. Le linee di indirizzo consentono di lavorare, ma lo faremo senza rischi anche perché rimane il fardello dell’assunzione di responsabilità». Anche la Polisportiva Ternana dovrà tenere conto dei protocolli delle singole federazioni: «I bambini si vogliono allenare, stiamo pensando a delle postazioni distanziate per il calcio e il judo. Anche per i centri estivi siamo pronti a fare attività rispettando il distanziamento e portare i ragazzi in piscina secondo le linee guida». Adottare un protocollo interno più severo è la linea di Sciarrini perchè, dice, «è difficile immaginare che non ci sarà neanche un caso di positività nei prossimi mesi». Per questo il San Valentino Sporting Club sta pensando ad un poderoso, e dispendioso, investimento che comprende l’acquisto di impianti di aria condizionata con filtraggio a raggi ultravioletti per abbattere virus e batteri, atomizzatori elettrostatici per le sanificazioni, lavori su spogliatoi con postazioni separate attraverso pareti di plexiglas, macchinari in tutte le zone dell’impianto. Costo totale tra i 20 e i 30 mila euro. «Siamo uomini di sport e dobbiamo giocare questa partita. Certamente ci aspettiamo un aiuto concreto da parte dello Stato» conclude. Ancora in attesa, invece, i circoli di tennis e padel che aspettano il via libera all’attività per tutti i praticanti. Dal 4 maggio è infatti consentita solo l’attività di allenamento di atleti di interesse nazionale, ovvero giocatori classificati prima e seconda categoria. A Terni appena otto tennisti e cinque giocatori di padel. Lo sport tra i meno a rischio attende ancora l’ordinanza della presidente Tesei, mentre in Veneto, Marche e Lombardia si gioca praticamente a pieno ritmo. Non ancora nella piccola Umbria dove i contagi sono ormai pari a zero.
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