L’ex promotore finanziario ternano aveva raggirato i propri clienti garantendo loro un’alta redditività degli investimenti che invece finivano sistematicamente nelle proprie tasche. A cadere nella trappola più di 20 persone, per lo più familiari, parenti, amici e conoscenti, tutti impietosamente truffati. Fra questi anche medici, dentisti veterinari, professionisti in genere, commercianti e pensionati del comprensorio ternano.
Denunciato per truffa, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Terni, sulla base del presupposto normativo che anche i proventi illeciti possono essere tassati, avevano da subito aperto nei suoi confronti una verifica fiscale.
Ora, dopo alcuni mesi di attività eseguite con certosina pazienza - anche per la mancanza di una documentazione contabile ufficiale e regolarmente detenuta - i militari hanno ricostruito, come in un puzzle, tutti i componenti di reddito e tutte le somme illecitamente percepite dal professionista. In tal modo è stata quantificata sia ogni singola somma di denaro illecitamente sottratta a ciascun cittadino truffato e sia l’importo totale delle somme incassate a nero dal professionista, ai fini della loro tassazione. Al termine della verifica la somma riconducibile a proventi illecitamente percepiti è stata di ben 3.798.920,80 euro i quali sono stati ricondotti a tassazione quali ricavi provenienti dalla sua attività professionale.
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