L'appello del Banco Alimentare:"Cibo ai poveri invece che nella spazzatura"

Migliaia le persone "sfamate" grazie ai volontari dell'associazione umbra
di Nicoletta Gigli
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Lunedì 27 Maggio 2013, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 15:40
TERNI - Nel magazzino di via Mario Corrieri, a Cospea, che stato donato al Banco Alimentare dalla ditta All foods, il sabato il giorno in cui i volontari sistemano il cibo da distribuire alle famiglie in difficoltà. E c’è tanto da fare per rispondere alle necessità e alle speranze di un numero crescente di persone inghiottite da una crisi che fa paura.



“Negli ultimi mesi le richieste sono lievitate - dice Valter Venturi - e far fronte alle necessità diventa ogni giorno più complicato”. La fondazione Banco Alimentare l’anno scorso ha assistito, attraverso gli enti convenzionati, quasi 34mila persone. Ma nei primi mesi di quest’anno c’è stata un’impennata di richieste che impone risposte adeguate. Per darle il Banco sta facendo un’opera quotidiana di sensibilizzazione. Con lo scopo di coinvolgere le imprese agroalimentari e la grande e media distribuzione in convenzioni che consentano di recuperare e distribuire agli indigenti gli alimenti che, a fine giornata, finiscono nella spazzatura.

I volontari, centodieci in Umbria e 25 solo a Terni, questo tentativo lo stanno facendo. Sono preoccupati perché tra qualche mese la comunità Europea, che fino ad oggi è stata di grande supporto, interromperà gli aiuti alimentari.



“La speranza - dice Venturi - è quella di poter ampliare la raccolta giornaliera dei prodotti in scadenza e quelli da buttare per via delle regole che ci sono grazie a convenzioni con i supermercati”. Attualmente sono ventisei in tutta la regione, sui 600 esistenti, i supermercati che hanno aderito a questo progetto. Parlando con i volontari del Banco Alimentare si scopre che ad esempio tutti i cibi cotti ma non venduti a fine giornata finiscono nel compattatore.

Valter Venturi allarga le braccia: “E’ una cosa davvero brutta da vedere quando sappiamo che tanta gente non ha nulla da mettere nel piatto per pranzo”.

I volontari del Banco Alimentare sono impegnati da anni nel recupero delle eccedenze alimentari e nella loro distribuzione ad associazioni ed enti caritativi. Contando su tanti soggetti della filiera agroalimentare che si sono resi disponibili a donare le proprie eccedenze alla Rete Banco Alimentare trasformandole in risorse. In provincia hanno aderito i gruppi l’Abbondanza e Penny Market ma in queste settimane sono in corso contatti con altre catene alimentari per coinvolgerle in un’attività di grande valore sociale, che consentirebbe di sfamare tante famiglie grazie a cibi che altrimenti continuerebbero a finire nella spazzatura.



Ogni sera i volontari fanno il giro dei supermercati per raccogliere quello che è rimasto sul banco di vendita e distribuirlo alle case di accoglienza e alle famiglie attraverso le associazioni e gli enti caritatevoli convenzionati.

Importanti risposte alla crisi che si affiancano alla tradizionale giornata della colletta alimentare. L’ultima edizione, che si è svolta alla fine del 2012, ha permesso di donare 157 tonnellate di alimenti, per un valore commerciale di 744mila euro. Mille e cinquecento i volontari coinvolti solo nella nostra regione.