Terni, auto in centro: «Serve un piano organico»

Terni, auto in centro: «Serve un piano organico»
di Aurora Provantini
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 18:05 - Ultimo aggiornamento: 18:06

TERNI-  E' più bella via Cavor senza auto in sosta selvaggia. Per rendere vivibili tutte le zone del centro serve però un piano organico. «Alla luce delle recenti polemiche di residenti che non sanno più dove parcheggiare e di commercianti che vengono multati durante il servizio di delivery sono sempre più convinto che per il centro storico c'è bisogno di trovare il giusto equilibrio e una sintesi tra le esigenze di tutti». Il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi afferma che «occorre in primo luogo dimostrare la giusta sensibilità nei confronti degli operatori commerciali non solo non ostacolando le consegne a domicilio ma anzi agevolandolo il più possibile le nuove metodologie di vendita».

«In questo senso una buona idea potrebbe essere quella - prosegue il consigliere di Terni Civica -  di prevedere aree per la raccolta delle consegne.

Per i residenti, a fronte della lotta alla cosiddetta sosta selvaggia, bisognerebbe prevedere isole di parcheggio da destinare ad un uso loro esclusivo e riservato, liberando alcune vie. Così come bisognerebbe lavorare affinché si conceda ai residenti dell' area a traffico regolamentato una significativa scontistica nei vari parcheggi di attestamento. Non si capisce infatti perchè si concede ai residenti di Via XI Febbraio di poter sottoscrivere un abbonamento scontato al parcheggio di San Francesco e non si permette a chi è residente pochi metri più avanti (ad esempio in via Sant'Alò) di usufruire dello stesso trattaamento. Sono necessari piccoli aggiustamenti da realizzare subito, perché giustificati ancor più dall’emergenza sanitaria in corso (si ricordi la sfortunata battaglia politica per aprire i varchi della Ztl nel periodo natalizio) ma che poi devono trovare spazio all'interno di una revisione più articolata, un vero e proprio piano della sosta. Nuove decisioni legate ai parcheggi, dunque, da collegare a quanto già annunciato nel cambio delle modalità di accesso alla Ztl».

Un percorso innovativo che l'emergenza economica legata alla pandemia sembra aver reso ancor più impellente e che pure la città continua ad attendere.

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