Terni, gli operai dell'Ast alla Leopolda
Renzi: "Confermo impegno in prima persona"
Diego Bianchi di Zoro sul bus coi lavoratori

L'incontro tra Renzi e le Rsu dell'Ast (foto nomfup)
di Vanna Ugolini
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Domenica 26 Ottobre 2014, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 12:25

Terni Un pullman di operai dell'Ast è partito questa mattina alle 6.30 nel tentativo di incontrare Renzi alla Leopolda. Il sindaco Leopoldo di Girolamo e alcuni consiglieri comunali sia della maggioranza sia dell'opposizione sono partiti, invece, con auto private. Sul pullman c'era anche Diego Bianchi, di Zoro, che dovrebbe già questa sera incentrare la sua trasmissione sull'Ast, come ha già fatto in precedenza per lo sciopero del 17 ottobre scorso.

10.30, l'incontro con Renzi. Secondo quanto si è appreso pochi minuti fa, dopo circa un'ora dall'arrivo a Firenze, una delegazione di cinque Rsu è stata fatta entrare insieme al sindaco Di Girolamo per incontrare Renzi.

10.45, le Rsu fuori dalla Leopolda raccontano l'incontro. Dopo circa un quarto d'ora le Rsu sono uscite raccontando quanto detto a Renzi.

"Qualcosa abbiamo smosso.

Gli abbiamo fatto la sintesi di quello che è avvenuto in questo tempo a Terni - hanno detto agli operai che aspettavano fuori dalla Leopolda, le Rsu - Renzi ha sostenuto che l'azienda è strategica e che le istituzioni sono al nostra fianco: per questo si deve comportare di conseguenza. Se Ast è strategica Matteo Renzi batta un colpo nei confronti della multinazionale e ci dimostri che il piano industriale può essere cambiato. Noi gli abbiamo chiesto che imponga un cambiamento del piano. Noi siamo pronti a fare sacrifici ma vogliamo un piano industriale che dia continuità di produzione alle acciaierie. Inoltre gli abbiamo chiesto che imponga all'ad di ritirarare l'atto unilaterale con cui ha tagliato la turnazione dell'area a caldo, che è il primo passo che permette di attuare piano industriale. Renzi non sapeva che siamo in sciopero continuo e che quindi a novembre rischiamo di non prendere un euro. Intanto gli abbiamo detto che mercoledì, nell'incontro con ad il ministro Guidi gli chiedi di ritirare la procedura in modo che si rientra in fabbrica e la procedura riparte su un nuovo tavolo. Renzi ha ripromesso di impegnarsi in prima persona e sarà pronto a riconvocare il tavolo allargata tra venerdì e lunedì a seconda di come andrà la riunone di mercoledì con una delegazione ristretta per essere più operativi possibile. Riteniamo che essere arrivati qui sia una stata una cosa importante: cinque semplici Rsu si sono sedute a parlare con lui e lui ci ha ascoltato. Ci riserveremo di dare un giudizio quando vederemo concretamente come si muoverà":

L'intervento delle Rsu si è concluso tra i cori degli operai: "Siamo noi, siamo noi, la città dell'acciaio siamo noi".

Renzi riconosce l'Rsu Emilio Trotti che l'aveva invitato a venire a Terni a sentire la puzza di fabbrica. Lui, Emilio Trotti, Rsu Fim Cisl delle acciaierie durante lo sciopero del 17 ottobre scorso si era rivolto a Renzi senza mezze parole: "Renzi vieni a sentire la puzza di fabbrica". E poi aveva aggiunto: "Renzi ad Assisi ha detto che è preoccupato per Terni. Immagini quanto siamo preoccupati noi!. Questa mattina Trotti faceva parte della delegazione dei cinque Rsu che, insieme al sindaco, sono stati ricevuti da Renzi. Il premier appena l'ha visto l'ha ricosciuto e gli ha detto: "Tu sei quello del comizio". Trotti era stato l'unico sindacalista che durante la manifestazione del 17 aveva ricevuto solo applausi dalla folla che aveva partecipato alla manifestazione.

Ore 15.30 incontro in viale Brin. Alle 15.30 è previsto un incontro in viale Brin, davanti alle acciaierie, dove i delegati che sono stati da Renzi, racconteranno quello che hanno detto al premier e gli impegni che il premier si è preso. Tra gli operai che presidiano la fabbrica, dopo tanti giorni di preoccupazione e amarezza, si respira uno spiraglio di speranza.