Terni, Villa Maria Luisa: i gestori all'attacco
"Volevamo allontanare le mele marce"

L'ingresso di Villa Maria Luisa
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Lunedì 3 Febbraio 2014, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 18:36
TERNI - Sandro Vitali non accetta di passare per uno che stato complice dei maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti della sua residenza protetta. Soprattutto dopo che vari passaggi giudiziari hanno dato ragione a lui e ai suoi genitori, arrestati a luglio con altre sette persone con l'accusa di maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti della casa di riposo.



Ammette di “aver avuto sentore della presenza di qualche mela marcia”. Al punto che, prima che partisse l’inchiesta della guardia di finanza coordinata dalla procura, l’amministratore unico di villa Maria Luisa, si presentò nella caserma delle fiamme gialle per presentare denuncia. Chiedendo di installare le telecamere nella struttura per verificare il suo corretto funzionamento.



A luglio il blitz nella struttura di via dei Pressio Colonnese e la notifica di nove ordinanze di custodia cautelare. Alla famiglia Vitali l’accusa di aver spinto inservienti e operatrici sanitarie a maltrattare gli anziani ospiti. “Il riesame, dopo aver dichiarato inattendibili le testimoni d’accusa - dicono Massimo Proietti e Grazia Biscossi, legali dei Vitali Vitali - hanno escluso i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei gestori. Sulla stessa linea la Cassazione, che ha respinto il ricorso della Procura”.



Oggi la conferenza stampa dei gestori di villa Maria Luisa alla presenza di alcuni parenti di persone ricoverate, che si sentono offesi da un servizio andato in onda su La 7. Sostengono che non sono state mandate in onda tutte le interviste contrarie alle tesi d’accusa. "Dopo la trasmissione tv il Ministro della Salute ha mandato un'ispezione - dice Vitali - e gli ispettori dell'azienda sanitaria locale ci hanno fatto i complimenti per la nostra struttura". I gestori della casa di riposo prendono le distanze dagli episodi raccontati dalle immagini delle fiamme gialle. "Evidentemente - dice Vitali - una parte marginale dei lavoratori non si è comportata bene. Ci affidiamo alle indagini della magistratura".