Terni, Al parco della legalità le "Voci recluse"
I detenuti raccontano la vita oltre le sbarre

Terni, Al parco della legalità le "Voci recluse" I detenuti raccontano la vita oltre le sbarre
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Mercoledì 16 Dicembre 2020, 22:36

TERNI - Il nuovo parco della legalità, al parco Le Grazie, ospita l’installazione audio “Voci Recluse”, un progetto artistico di Anna Sobczak (Pola Polanski) e di associazione Demetra, con le voci dei detenuti beneficiari di misure alternative e di ex detenuti provenienti dalla casa circondariale di Terni e dalla casa di reclusione di Orvieto. Voci Recluse, che sarà sempre fruibile grazie ai qr codes disseminati nel parco, è il tentativo di restituire il senso e la complessità dell’esperienza della reclusione attraverso la diretta testimonianza di chi l’ha vissuta, per accorciare le distanze fra società civile e popolazione carceraria.

Voci Recluse, che ha ottenuto il sostegno della residenza artistica “Nutrimenti” e di C.U.R.A. Centro umbro di residenze artistiche, si inserisce all’interno di “Cummunitas: un orto, un sentiero, un giardino” un progetto realizzato da Demetra e promosso dall'ufficio di esecuzione penale esterna di Terni che, dalla scorsa estate, ha coinvolto 21 persone in esecuzione di misura alternativa o di comunità

Le azioni di Communitas hanno interessato i comuni di Stroncone, Baschi e Terni. A Stroncone, dove sono partiti i lavori, è stata riqualificata “La Via di Francesco”, il sentiero che da piazza della Libertà arriva in località I Prati. Il percorso è stato anche dotato di una nuova cartellonistica e di una installazione audio e ha oggi una pagina web dedicata. A Baschi, nell’orvietano, il tempo - lavoro svolto presso un’azienda agricola, è stato quantificato e trasformato in una donazione al banco alimentare da destinare a situazioni di povertà.

Da settembre, gli interventi di Communitas hanno riguardato il Parco della Legalità a Terni, dove oltre al ripristino degli arredi urbani sono state realizzate una serie di iniziative volte a restituire alla cittadinanza un luogo aperto e vivibile liberamente: gli incontri con giovani artisti nell’ambito dell’arte ambientale, la collaborazione con Pro Natura per il riconoscimento delle specie arboree, e la collaborazione con il centro diurno “Marco Polo”, con il quale sono state create anche delle panchine per il book crossing con materiali di recupero.

“Nel pensare ad un luogo da riqualificare nella città di Terni ci sembrava significativo individuare un parco da dedicare alla legalità.

La volontà è quella di andare oltre l’idea di legalità che si concretizza nel rispetto della legge e delle regole di civile convivenza, anche se già questo sarebbe tanto. La nostra scommessa è piuttosto quella di promuovere nel nostro territorio una cultura della legalità fatta di “valori” prima che di regole" dice Silvia Marchetti dell’Uepe, che ha espresso soddisfazione per i percorsi di Communitas e posto l’attenzione sull’importanza del lavoro quale mezzo di riparazione sociale e dell’accoglienza da parte delle comunità coinvolte.

Del network di Communitas fanno parte l'Uepe, la Scuola Falcone-Borsellino, la Scuola Edile, la Cooperativa Sociale Helios, l'Azienda Agricola “Fiori di Mandorlo”, Ora d'Aria, Pro Natura, Cai, Ancescao e Spazio Verde.

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