Terni. Ai Campacci si celebra Nettuno, dio dell'acqua: giochi tra le capanne realizzate con rami di alloro

Terni. Ai Campacci si celebra Nettuno, dio dell'acqua: giochi tra le capanne realizzate con rami di alloro
di U.G.
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Giovedì 21 Luglio 2022, 18:09

I Campacci di Marmore per tre giorni, a cominciare da oggi e fino a domenica, diverrà un villaggio romano, con capanne realizzate con rami l’alloro, come veniva fatto secoli addietro in occasione della festività delle religione romana, celebrata in onore di Nettuno, dio delle acque e quindi anche dell’irrigazione. Tutto per divertirsi ed omaggiare la presenza dell’acqua che a Marmore non manca: oltre al salto della Cascata, lungo le cento scale che conducono alla specola degli innamorati, decine di rigagnoli d’acqua zampillano all’improvviso tra le rocce porose. La Pro-loco di Marmore ha voluto fare le cose perbene ed oltre le capanne costruite con rami d’alloro ha anche cucito i costumi che indosseranno coloro che lo vorranno, tutti rigorosamente romani  «a disposizione di turisti locali, per divertici insieme e ricordare gli antichi fasti che si tenevano nelle giornate dedicate a Nettuno», spiega Manola Conti presidente dell’associazione. Non a caso l’evento è stato chiamato “Nettunalia”. «Ci saranno anche dei giochi tra le verdi capanne- continua Manola -  vogliamo coinvolgere tutti».  Ed intanto fervono i preparativi per la carrellata del teatro dialettale che comincerà il primo di agosto ed avrà la durata di dieci giorni, a cui parteciperanno compagnie provenienti da tutt’Italia.

L’evento si terrà sul costone del “Sentiero Cinque” della Cascata a sbalzo sulla Valnerina, tra i reperti di archeologia industriale. Ironia della sorte, questi giorni delle festa “Nettunalia” a Marmore e riconducibile agli antichi romani, era anche la giornata in cui i cittadini si riunivano in comizi per votare, quasi come una profezia all’anticipo delle nostre elezioni politiche. Intanto per l’Associazione è arrivata una bella notizia: finalmente il Comune ha dato in concessione i locali per la sede presso l’ex Centro sociale ed ex elementare. A spiegarlo la stessa presidente: «I nostri progetti sono stati ritenuti di grande spessore sociale e culturale, pertanto dobbiamo pagare soltanto le utenze. Finalmente anche noi avremo la nostra sede».   

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