Terni, a 14 anni spaccia droga e accoltella un cliente minorenne: Il fatto di sangue a Borgo Bovio

Terni, a 14 anni spaccia droga e accoltella un cliente minorenne: Il fatto di sangue a Borgo Bovio
di Nicoletta Gigli
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Lunedì 20 Marzo 2023, 00:45

TERNI - La guerra per la dose si consuma a colpi di coltelli ma stavolta la vittima e l’aggressore sono poco più che bambini.

Si consuma a Borgo Bovio, quartiere dove lo spaccio è cosa quotidiana.

Le indagini, coperte da un riserbo impenetrabile, cercano di ricomporre i tasselli di un puzzle che racconta un quadro inquietante. Con la vittima della coltellata, 17 anni da compiere, che si inventerà storie improbabili per non far trapelare la cruda verità.

A ferirlo, per questioni legate allo spaccio e al consumo di stupefacenti, un ragazzino di 14 anni che a casa ha stupefacenti pronti da distribuire ai clienti.

Il 17enne arriva al pronto soccorso giovedì notte con un paio di ferite da arma da taglio a una spalla e al torace.

Racconta che quel sangue sarebbe legato a un banale incidente che gli è capitato per strada. Una versione che però non convince i genitori e neppure i carabinieri, già al lavoro su un’aggressione a suon di coltelli dai contorni non chiari. Nel suo recente passato un’altra aggressione su cui ora s’indaga. Pressato dalle domande il minore, medicato al “Santa Maria” per le lesioni che guariranno in 25 giorni, alla fine crolla.

Ad accoltellarlo, durante una violenta lite legata al consumo e allo spaccio di droga e a qualche debito non saldato, è stato un ragazzino di 14 anni che conosce.

A casa del presunto aggressore, gli investigatori dell’arma trovano le prime conferme. Durante la perquisizione recuperano e sequestrano stupefacenti e materiale per confezionare le dosi. Per il ragazzino scatta la denuncia al tribunale dei minorenni di Perugia, con le accuse di lesioni personali e detenzione a fini di spaccio di droga.

La cruda cronaca apre un mondo che racconta di ragazzini pronti a tutto per infilarsi in un mercato più grande di loro. Per assicurarsi la dose personale iniziano a spacciare ai coetanei e se poi non hanno i soldi per pagarla può succedere di tutto.

I segnali, oggi che tra i baby pusher spuntano anche le armi, nel recente passato non sono mancati.

Sei mesi fa nel garage di un 17enne, fermato alla Passeggiava mentre consegnava una dose di hascisc a un coetaneo, fu recuperata una borsa con dentro più di un etto di fumo, il materiale per confezionarlo e diverse centinaia di euro incassati grazie allo spaccio.

Fu l’ennesima operazione antidroga che coinvolto under 18.

Finiti in giri più grandi di loro, spesso utilizzati da adulti che sfruttano le loro facce pulite per piazzare la droga in centro e in periferia.

Un’emergenza che ha visto scendere in campo genitori allarmati dopo aver capito che il loro “bambino”, 15 anni, si stava perdendo: «Per denunciare nostro figlio abbiamo usato l’app YouPol. Quel giorno speravamo che fosse colto sul fatto almeno questa storia poteva finire».

Anche una giovane mamma ternana ha raccontato al Messaggero di aver sfidato i pusher che pretendevano che suo figlio di 14 anni, ternano, rubasse i soldi a casa per comprare la droga: «Per tentare di salvarlo l’ho denunciato alle forze dell’ordine».

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