Terni, solo un'azienda su cinque è rosa. Fabbri (Confcommercio): «Con il fondo impresa femminile più donne in azione»

Terni, solo un'azienda su cinque è rosa. Fabbri (Confcommercio): «Con il fondo impresa femminile più donne in azione»
di Aurora Provantini
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Domenica 15 Maggio 2022, 09:15

TERNI - Si apre la grande corsa agli incentivi per l’avvio e il consolidamento di imprese femminili. Duecento milioni di euro che il Ministero dello sviluppo economico mette sul tavolo, come “Fondo impresa femminile”, per sostenere i progetti di aspiranti imprenditrici e di professioniste che decidono di cambiare carriera. Il Fondo si rivolge a cooperative o società di persone con almeno il 60 per cento di donne socie, a società di capitale in cui la componente “rosa” sia almeno dei due terzi degli organi di amministrazione, ad imprese individuali con titolare donna. Le agevolazioni saranno concesse per progetti d'investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Un sostegno importante e un incentivo alla nascita di nuove imprese rosa, che nella provincia di Terni sono ancora il 22 per cento totale. Perché è “rosa” solo una impresa su cinque, nell’Umbria del Sud. Anche se i dati relativi al primo trimestre del 2022 fotografano una realtà il lieve crescita, quello che emerge dal report della Camera di Commercio dell’Umbria, è che l’ imprenditoria femminile è sempre meno relegata all’ambito tradizionale del commercio e dei servizi di assistenza alla persona e sempre più attiva nei settori innovativi. Se si mettono a confronto i dati dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere, prima e dopo la pandemia, si nota che rispetto al 2019, per esempio, a fine 2021 il comparto che ha visto aumentare di più il numero di imprese femminili (del 9 per cento) è quello delle attività professionali, scientifiche e tecniche. Sempre a conduzione femminile prendono piede le attività finanziarie e immobiliari. Altro dato che fa sperare in una ripresa “rosa”, è quello relativo a cessazioni e nuove iscrizioni al registro camerale. «Negli ultimi tre anni – secondo la Camera di Commercio dell’Umbria - le nuove iscrizioni sono state superiori alle cessazioni, salvo ovviamente nel 2020, anno in cui le cessazioni hanno superato, sebbene di poco, le iscrizioni. Quanto alle tendenze più recenti, nel 2021 si è registrato un saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni nel settore agricolo, in quello di trasporto e magazzinaggio, nelle attività di servizi di alloggio e ristorazione».
Per il primo trimestre del 2022 si segnala la nascita di attività “rosa” in campo sanitario e nello stesso periodo di riferimento l’Istat registra un aumento dell’occupazione (+0,4 per cento) delle donne nelle medie e grandi imprese. Le associazioni di categoria e gli uffici di consulenza stanno ricevendo richieste di assistenza per attivare il Fondo. Che per la direttrice di Confcommercio Terni, Maria Bruna Fabbri, rappresenta «un’opportunità importante per tutte quelle donne che hanno progetti d’impresa da realizzare ma non trovano adeguato sostegno finanziario». «E che troppo spesso - commenta la Fabbri - di fronte agli ostacoli burocratici e alle difficoltà tecniche, si scoraggiano. Si tratta di investimento nel lavoro, nelle competenze e nelle iniziative delle donne, che costituisce un’occasione di crescita per tutto il mondo delle imprese, diventando leva strategica fondamentale anche per lo sviluppo del territorio».

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