Ternana, una rivoluzione difficile

Il presidente Bansdecchi vuole cambiare quasi tutta la squadra, ma tanti contratti plueriennali e ingaggi importanti rendono tutto meno facile, ecco la situazione dei calciatori

Ternana, una rivoluzione difficile
di Paolo Grassi
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Mercoledì 24 Maggio 2023, 00:05

Una rivoluzione annunciata, ma una rosa non facile da sfoltire. In casa Ternana il presidente Stefano Bandecchi annuncia cambiamenti radicali, probabilmente partendo già da direttore sportivo e allenatore. Ma soprattutto, sembra intenzionato a cambiare gran parte della squadra, tenendo solo una dozzina di quelli dell'attuale organico. Ma rivoluzionare questa rosa non è facilissimo. C'è da fare i conti, infatti, con contratti pluriennali e, in parecchi casi, con ingaggi piuttosto onerosi. Trovare squadre disposte a prendere calciatori che guadagnano tanto, coi tempi che corrono, è un'impresa. La Ternana ha in atto ad oggi 32 contratti con calciatori di proprietà. Il rapporto si esaurisce dopo il 30 giugno con quelli in scadenza, che sono solo 7. Sono i portieri Titas Krapikas e Tommaso Vitali, il centrocampista Davide Agazzi e i difensori Marco Capuano, Federico Mazzarani e Mame Ass Ndir. A loro si aggiunge capitan Marino Defendi, in procinto di decidere se ritirarsi dal calcio (magari con un ruolo in società) o andare ancora avanti. Per qualcuno potrebbe profilarsi qualche rinnovo. A oggi, però, non se ne ha notizia. Tutto da vedere, invece, per Matteo Ortolani, attaccante, ai margini della rosa ma il cui rapporto viene ridefinito di anno in anno. Per gli altri, il rapporto prosegue. Hanno un altro anno di contratto i difensori Fredrik Sørensen e Luca Ghiringhelli, i centrocampisti Mattia Proietti e Fabrizio Paghera e gli attaccanti Gabriele Capanni e Cesar Falletti. Con l'uruguaiano, però, potrebbe si potrebbe pure concordare a stretto giro un prolungamento. Fino al 2025, invece, proseguono i rapporti con il portiere Antony Iannarilli, con gli attaccanti Alfredo Donnarumma e Gabriele Onesti, con il centrocampista Francesco Di Tacchio e con i difensori Salim Diakite, Luka Bogdan (riscattato automaticamente a gennaio dalla Salernitana) e Bruno Martella. Altri tre giocatori hanno scadenza più lunga, visto che Athony Partipilo e Niccolò Corrado hanno il contratto fino al 2026 e Antonio Palumbo lo ha fino al 2027. La rosa attuale è composta anche da quattro calciatori in prestito. L'unico secco è quello di Valerio Mantovani dalla Salernitana. Per Francesco Cassata c'è il diritto di riscatto con il Genoa. Lo stesso, ma con contro-opzione per le società di provenienza, è per Andrea Favilli (Genoa) e Mamadou Coulibaly (Salernitana). In generale, è da vedere come la rivoluzione annunciata toccherà i 27 giocatori della rosa attuale. Così come è da vedere cosa si farà con i 9 di proprietà in prestito in altre squadre. 6 di questi sono secchi, dunque al rientro automatico. Matija Boben torna dal Pescara, Alessandro Celli dal Sudtirol, Federico Furlan dal Latina, Leonardo Mazza dal Trento, Pietro Rovaglia dal Montevarchi e Guido Marilungo dalla Recanatese. Per 3, invece, ci sono le opzioni di riscatto, a favore del Trento per Filippo Damian, a favore del Benevento per Stefano Pettinari e quella che ha il Cesena su Jonathan Alexis Ferrante. In quest'ultimo caso, se i romagnoli salissero in serie B il riscatto in bianconero dell'attaccante diventerebbe obbligo. Vista la situazione generale, non c'è che da capire chi salvare dall'annunciata rivoluzione. Un "crostino" da dare in mano al direttore sportivo, che sia ancora Luca Leone o che sia uno nuovo.

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