Ecco il nuovo teatro Verdi
Il sindaco Leonardo Latini
«Il simbolo della rinascita»

Ecco il nuovo teatro Verdi Il sindaco Leonardo Latini «Il simbolo della rinascita»
di Sergio Capotosti
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Mercoledì 23 Settembre 2020, 08:26
TERNI Il nuovo Verdi prende forma. Ieri è stata presentata la proposta progettuale elaborata dallo studio Amaa di Venezia. «Oggi è una giornata importantissima perché poniamo, finalmente, solide basi e non chiacchiere per la ricostruzione di elemento imprescindibile non solo della cultura, ma della stessa comunità cittadina», ha commentato il sindaco Leonardo Latini in occasione della presentazione del progetto. 
Inizia così un iter che porterà alla realizzazione del nuovo Verdi, chiuso da oltre dieci anni per problemi di agibilità. «Per la redazione della progettazione definitiva e esecutiva sono previsti 120 giorni. A questa seguirà la verifica da parte del soggetto esterno individuato entro 30 giorni, l’approvazione in giunta della progettazione esecutiva e la gara d’appalto per il primo stralcio funzionale». Queste le tappe elencate dall’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati in vista dell’inizio dei lavori. 
IL NODO RISORSE
Inizio dei lavori che dovrà tenere conto delle disponibilità economiche di cui Palazzo Spada dispone per realizzare il nuovo Verdi. Una questione che l’assessore Salvati ieri ha ricordato con dovizia di particolari, dal momento che rappresenta, al momento, lo scoglio più difficile da superare. «Attualmente - ha spiegato l’assessore Salvati - abbiamo a disposizione 4.656.783 euro per il primo stralcio funzionale dei quali 2 milioni dal Mibac attualmente in fase di erogazione; 1milione 266mila euro come residuo del finanziamento regionale; 1milione 389 mila euro come devoluzione di mutui di Cassa Depositi e Prestiti». Avere però sulle mani una nuova proposta progettuale consentirà al Comune di fare passi in avanti anche sul fronte dei finanziamenti. «È chiaro - ha sottolineato l’assessore Salvati - che con il nuovo progetto finalmente definito siamo già alla ricerca dei fondi per completare l’intervento e restituire alla città il teatro nella sua completezza».
LO STILE
L’aspetto architettonico viene lodato anche dal consigliere di maggioranza Michele Rossi, da sempre attento alla ricostruzione del Verdi. «Vince un progetto tra quelli più “filopolettiani”» commenta Rossi. Ma soprattutto «lontano dal contestatissimo metaprogetto» che al contrario piaceva molto all’ex assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche. «È un progetto - prosegue Rossi - che giudico favorevolmente per la forma del teatro all’italiana e i vari ordini dei palchi e i vari collegamenti di accesso direttamente all’ingresso, che rimane in Corso Vecchio. Rigetta poi completamente la contestata soluzione progettuale interna al Comune, quella dell’unione di galleria e platea, che personalmente contestai anche duramente. Per il ridotto, imposto dai finanziamenti a stralcio funzionale, prevede un corretto, che non disturba, ingresso laterale».
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