Tamponi, sale la tensione. Farmacista aggredito a Perugia: «Preso a testate perché li avevo finiti»

Il racconto choc di Ramon, 41 anni: "Ferito allo zigomo"

La farmacia dove è avvenuta l'aggressione
di Luca Benedetti
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Martedì 28 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 10:29

Dalla psicosi Omicron, all’assalto delle farmacie per i self-testing, alla follia il passo è stato breve.
La follia l’ha scatenato un uomo di origine albanese la vigilia di Natale nei locali della farmacia Bonaca, a Ripa (Perugia). Voleva insistentemente un tampone da fare a casa, ma come in tantissime altre farmacie della regione, quel test fai da te era finito da un pezzo. Niente scorte, neanche una confezione rimasta in un cassetto per caso, niente di niente. E il cliente ha sfogato la sua assurda rabbia contro un farmacista. Che stava facendo i tamponi antigenici a chi aveva prenotato regolarmente la prestazione.

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La storia di mezz’ora di follia la racconta al telefono al Messaggero Ramon Rustici, 41 anni, farmacista della Bonaca. È pacato, tranquillo, però si capisce che quell’assalto l’ha scosso. 
IL RACCONTO
«Stavo facendo i tamponi- ricorda Ramon Rustici, 41 anni- ai clienti che avevano prenotato l’antigenico. Naturalmente abbiamo locali separati rispetto a quelli del bancone della farmacia dove si servono i farmaci e i prodotti da banco. E da qualche minuto avevamo visto questa persona agitarsi, chiedere, bussare ai vetri. Ma non mi sarei mai immaginato che sarebbe successo quello che è successo. Io sono solo uscito da dove mi trovavo per dirgli di stare calmo. Lui voleva un self-testing da portare a casa. Gli ho semplicemente detto che non ne avevamo più. Che erano finiti. Era il pomeriggio della vigilia di Natale. Saranno state le 17,30. Per quel tipo di prodotto, noi come tutti i nostri colleghi, siamo stati subissati di richieste. Soprattutto i giorni a ridosso del Natale. Trovarne qualcuno non era facile. Soprattutto in quelle ore».
Ramon Rustici torna nella sua postazione a fare tamponi.

Sì farmacista, ma soprattutto addetto a un servizio pubblico che mai come i due anni di pandemia è stato strategico. Maschera, mascherina, camice, guanti e stick per fare il tampone. L’aggressione scatta così. «Me lo sono ritrovato alle spalle-ricorda ancora con la sorpresa nella voce-è entrato nello stanzino dove nessuno può entrare. Sull’uscio faccio i tamponi e lui è arrivato lì. Mi ha preso la testa e mi ha colpito con una testata. Sono rimasto impietrito». 

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Ramon e gli altri della farmacia Bonaca hanno chiamato i carabinieri che sono arrivati per verificare quello che stava succedendo. Poi il farmacista è andato al Pronto soccorso. «Ho una ferita allo zigomo», racconta Rustici vittima della follia. C’è un referto dell’ospedale, c’è il passaggio dei carabinieri. Ma soprattutto c’è la grande amarezza per essere stato fato oggetto di un attacco senza senso. Di chi cercato di scaricare la propria tensione nei confronti di chi fa semplicemente il proprio mestiere. Trovare un self-testing in questi giorni è praticamente impossibile. Bata fare qualche telefonata nelle farmacie per rendersene conto.

 


SCORTE FINITE
Lo confermano anche da Federfarma Umbria: «Le farmacie chiamato in continuazione il nostro sevizio marketing e la nostra distribuzione per averne». 
Ma la richiesta è talmente alta che, di fatto, quello che arriva viene gestito con numeri relativamente bassi per ogni farmacia. Ed è normale che la viglia di Natale, soprattutto al pomeriggio, una farmacia possa non averne. Ma da qui a prendere a testate il farmacista che deve dire di no a una normale richiesta, un no altrettanto normale, rasenta la follia che forse racconta bene la psicosi in cui ha fatto piombare anche l’Umbria il riesplodere dei contagi Covid legati alla variante Omicron.

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