Terni, ancora supermercati senza le protezioni in plexigass
I sindacati: «Inaccettabile»

Il supermercato di Terni ancora senza le protezioni per le cassiere
di Aurora Provantini
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Lunedì 20 Aprile 2020, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 23:34

 Supermercato che vai, usanze che trovi. Di domenica sono pochi quelli aperti a Terni. Natalina abita in centro. Ieri si accorge di aver finito le scorte, allora si precipita in un discount dove non era mai stata prima, e con grossa sorpresa nota che le cassiere non hanno le protezioni in plexiglass che sono state montate un po' in tutte le grandi distribuzioni. “Come mai non avete i para fiato?” chiede Natalina. “Anche le farmacie ne sono state dotate, perché proteggono dal passaggio di goccioline, che poi è alla base del contagio del Covid-19”. “A noi non li hanno mai montati”, risponde con garbo la cassiera che, con guanti e mascherina, porge il pos alla cliente, per concludere il pagamento della spesa. Natalina allora afferra le buste e va verso l’uscita. Lucia Rossi della Filcams Cgil, ricorda che “i pannelli di protezione sono stati richiesti dai sindacati alle catene alimentari, fin dal principio dell’emergenza sanitaria, per garantire il rispetto della distanza di sicurezza indicata nel decreto". "E' stato riscontrato che è lo strumento più adatto a proteggere sia cliente che cassiera. Per questa ragione, quasi tutte le catene hanno risposto alla nostra richiesta, montando subito i pannelli che peraltro hanno un costo molto basso”. “Ci sorprende quindi che ancora ci siano negozi che non si sono adeguati alle nostre indicazioni. Non solo, ma ci dispiace che quegli operatori invisibili, di cui nessuno parlava e che per decreto sono stati considerati servizio essenziale, siano ancora costretti a lavorare di domenica”. Lucia Rossi annuncia che tutte le segreterie sindacali, unitariamente, hanno richiesto alla Regione dell’Umbria di emanare un’ordinanza che obblighi fino al 3 maggio la chiusura dei supermercati nei giorni festivi. “Le nostre abitudini sono cambiate. L’indicazione di restare a casa viene rispettata e la gente fa la spesa una volta a settimana. Sarebbe di buon senso tenere le attività chiuse la domenica, in modo da consentire ai lavoratori di passare almeno un giorno su sette in famiglia. Non va dimenticato che le commesse sono in prima linea in questa emergenza sanitaria, e dietro al loro sorriso spesso si cela la paura di contrarre il Covid -19”. “In virtù del fatto che ci si prepara ad affrontare la fase due dell’emergenza sanitaria – afferma Sergio Sabatini, Fisascat Cisl - ancora con più forza bisogna condividere l’obiettivo di coniugare la prosecuzione delle attività con la tutela della salute dei lavoratori. Montare un pannello in plexiglass, che ha un costo davvero irrisorio, sulle casse di tutti i supermercati, sarebbe un buon inizio per ripartire con un nuovo senso di responsabilità". 

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