Stroncone,13enne aggredito dal rottweiler ancora sotto choc
Per la veterinaria "con certi cani non sono ammesse distrazioni"

Stroncone,13enne aggredito dal rottweiler ancora sotto choc Per la veterinaria "con certi cani non sono ammesse distrazioni"
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 18 Gennaio 2023, 00:10

STRONCONE - E’ ancora molto provato il 13enne che sabato pomeriggio, con un gruppo di amici, è stato aggredito da un rottweiler lungo la strada che porta al campetto, a Stroncone.

Per lui è stato necessario un nuovo passaggio all’ospedale di Terni, dove i sanitari si occupano delle medicazioni delle ferite al braccio provocate dai morsi del cane che, insieme ad altri esemplari, sarebbe uscito dal cancello di un’abitazione privata. Oltre cento i punti di sutura necessari per le numerose lesioni. Nell’aggressione il ragazzino ha riportato anche la frattura di un’ulna, che sarà trattata quando le ferite lo consentiranno.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Stroncone, intervenuti pochi minuti dopo che il 13enne era stato azzannato dal rottweiler. Del grave episodio sarà informata la procura ternana. La famiglia dell’adolescente, ancora sotto choc, presenterà denuncia: «Arriverò fino in fondo - dice il papà - le cose saranno fatte secondo la legge. Le ferite si recuperano ma quello che mio figlio ha vissuto per venti, interminabili, minuti non sarà semplice dimenticarlo».

Per i proprietari dei cani scatterà inevitabilmente una sanzione amministrativa per omessa custodia mentre saranno i veterinari dell’Usl Umbria 2 a verificare cosa sia successo.

La legge prevede che il cane “violento” venga sottoposto ad una valutazione comportamentale da parte di un medico veterinario e, se necessario, ad una sorta di attività di rieducazione. Un percorso che prevede l’ascolto dei proprietari del cane, per comprendere se l’aggressione possa essere stata provocata da comportamenti errati e accertare il contesto in cui si è verificato l’episodio.

«Un comportamento aggressivo si può manifestare in tutte le tipologie di razze canine - dice Alessandra Tilli, veterinaria esperta in comportamento animale - ma è chiaro che la pericolosità di un cane è correlata alla sua taglia. Ci sono razze come i molossi che hanno una potenza muscolare e fisica importante. Se vanno a infliggere un morso sviluppano una potenza significativa. Se si aggiunge che il bersaglio dell’aggressione molto spesso è un bambino, viene fuori un binomio pericoloso. Le grida o i gesti, da alcuni cani, possono richiamare una motivazione di tipo predatorio. Il bambino spesso non sa leggere i segnali che il cane manda prima di passare al morso».

Per Alessandra Tilli, al di là dei dati oggettivi, è fondamentale la gestione dell’animale: «Una persona che sceglie una razza come il molosso deve avere un atteggiamento consapevole. Sottovalutare il comportamento aggressivo di cani di un certo tipo può comportare conseguenze tremende. Alle prime avvisaglie di aggressività su un cane di una certa mole va consultato un veterinario comportamentale per capire se il comportamento è inappropriato e si può correggere prima dell’aggressione fisica. E’ necessaria consapevolezza nella scelta del cane e nella sua gestione. Distrazioni - aggiunge - non sono ammesse».

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