Stasera Fast Animals And Slow Kids
in diretta streaming a Officina Pasolini
per raccontarsi e prepararsi al tour:
«Tornare live ci fa sentire vivi e felici»

Stasera Fast Animals And Slow Kids in diretta streaming a Officina Pasolini per raccontarsi e prepararsi al tour: «Tornare live ci fa sentire vivi e felici»
di Michele Bellucci
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Martedì 22 Marzo 2022, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 13:21

PERUGIA - «Tornare a suonare nei club dopo tanto tempo, con le capienze piene e il pubblico in piedi è una prospettiva che ci fa sentire vivi e felici». A dichiararlo sono i Fast Animals And Slow Kids, che partendo da Perugia hanno conquistato in un decennio la scena del rock alternativo italiano più genuino. Una storia che racconteranno questa sera dal palco del Teatro Eduardo De Filippo di Roma, intervistati dal giornalista Enrico Deregibus per Officina Pasolini, il laboratorio creativo di alta formazione e HUB di eventi della Regione Lazio diretto da Tosca (inizio alle 21.00). La formula della serata, che verrà trasmessa in streaming su Facebook, prevede un’intervista alternata ad alcune canzoni eseguite in acustico. Un modo per raccontare la band umbra attraverso le tappe e i successi che hanno segnato la loro carriera, mentre si avvicina il momento in cui i FASK torneranno in tour: «Un aggettivo che ci descrive fedelmente in questo momento è "emozionati". Siamo anche piuttosto impazienti, mancano due settimane all'inizio del tour ma noi vorremmo essere già sul palco». Al momento sono stati annunciati 8 concerti, partendo da Parma il 7 aprile proseguendo poi con Bologna (già sold-out), Padova (già sold-out), Firenze, Torino, Napoli, Roma e Milano. Nel frattempo sta ricevendo grandi elogi l’ultimo singolo, “Vita Sperduta”, uscito l’11 marzo. Un brano che fa già pregustare ciò che accadrà quando Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Jacopo Gigliotti e Alessandro Mingoli ritroveranno il loro pubblico: «Quando scriviamo una canzone non riusciamo a parlare di altro se non di noi stessi - spiegano i FASK - di ciò che ci succede nel nostro quotidiano. È un po’ egocentrico, lo sappiamo, ma è così che funziona nei FASK: non pensiamo mai a chi ascolterà i nostri sfoghi, ci concentriamo solo sul buttarli fuori. Confidiamo sempre e solo sul fatto che chi preme “play” sia qualcuna o qualcuno che provi empatia, che riesca a trovare sollievo e conforto nei nostri testi, come se la nostra musica fosse un porto sicuro dove attraccare e sentirsi a casa».

Due settimane fa era toccato a un nome simbolo della musica italiana degli ultimi decenni, Ron, raccontarsi nell’ultima serata degli incontri firmati Officina Pasolini curati da Enrico Deregibus: «Credo che l'originalità dei Fast Animals And Slow Kids siano loro stessi - spiega il giornalista e saggista - perché fanno un rock sano e sanguigno, chitarristico senza esibizionismo e con testi molto veri, reali. Si capisce che parlano di vita vissuta, di sentimenti, emozioni e pensieri che sono loro e credo anche del loro pubblico. Mi affascina la capacità che hanno di realizzare qualcosa che arriva così forte. Le band come i FASK da una parte un po' si assomigliano tutte, dall'altra sono invece estremamente personali proprio perché sono profondamente se stesse, schiumano sincerità. Queste credo che siano alcune delle cose che li rendono interessanti, insieme alla freschezza che mantengono dopo più di dieci anni. E poi mi piace il fatto che siano arrivati ad ampliare il loro pubblico passo dopo passo con i concerti, il passaparola, senza scorciatoie come talent e simili». Tra le “chiacchierate” recentemente andate in scena tanti personaggi anche piuttosto diversi fra loro, da Sergio Cammariere a Cristiano Godano, passando per Emidio Clementi, Dente, Zen Circus, Roberto Angelini, Emma Nolde, ExtraLiscio, Mario Venuti, Nuvolari.

Un format realizzato «da uno staff di persone entusiaste e professionali, che non ringrazierò mai abbastanza, a partire da Tosca che dirige Officina Pasolini e che mi ha assoldato due anni fa». Appuntamenti spettacolari in grado di far capire che la canzone è sia intrattenimento che cultura: «È importante il fatto che questi incontri avvengano all'interno di una scuola di alto perfezionamento dedicata alla canzone, al teatro e al mondo multimediale - sottolinea Deregibus - L’intervista, la chiacchierata anche informale alternata ad alcune canzoni fatte in acustico, credo sia un modo interessante per scoprire gli artisti da tanti punti di vista, perché è un momento che va al di là del classico concerto ma anche della classica intervista. Permette inoltre di toccare argomenti, profondi o leggeri che siano, si può approfondire, si può divagare. E consideriamo anche che c'è un pubblico, sia in sala che a casa che ci segue in diretta e che può interagire».

C’è da scommettere che a collegarsi questa sera saranno davvero in tanti, non solo dalle grandi città ma anche da luoghi meno attivi dal punto di vista della scena musicale. Il pubblico dei Fast Animals and Slow Kids infatti rispecchia molto del percorso fatto dalla band: «Credo che venire dalla provincia inizialmente sia inevitabilmente un ostacolo per chi vuol far conoscere la propria musica - commenta Enrico Deregibus - perché sei lontano dai centri nevralgici e questo, anche se siamo nell'era digitale, conta. Però se riesci a fare qualche passo in più e in qualche modo riesci ad arrivarci poi credo che essere di provincia sia un vantaggio: riuscire a mantenere una parte di quella mentalità che ti dà la provincia può servire. Si mantengono un po' gli occhi che si sorprendono, le orecchie che si sorprendono e questo per chi ha a che fare in qualche modo con l'arte, lo spettacolo, la cultura è un bel valore aggiunto. Credo che nel modo di scrivere i testi dei FASK, nel loro modo di suonare, di fare musica, di stare nella musica ci sia anche questo».

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