I giornali li prende il sindaco
staffetta per salvare l’edicola
di Lugnano in Teverina

I giornali li prende il sindaco staffetta per salvare l’edicola di Lugnano in Teverina
di Francesca Tomassini
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Mercoledì 28 Ottobre 2020, 10:33

 LUGNANO IN TEVERINA Sindaco, vicesindaco e Protezione Civile, paladini dell’informazione. Succede a Lugnano dove, da ieri, istituzioni e volontari si sono offerti di consegnare i quotidiani all’unica edicola del paese. «Purtroppo il distributore - spiega il sindaco Gianluca Filiberti - ha eliminato Lugnano dal proprio circuito e Giovanni (il padre della ragazza che gestisce l’edicola ndr) si è fatto male ad una spalla e non può più andare a ritirarli lui stesso come ha fatto fino ad oggi. Perciò ci siamo offerti. Per dare una mano, perchè l’edicola in paese è un servizio fondamentale, perchè l’informazione non può mancare. A turno, andremo ad Alviano alle 5,30 a consegnare i resi e ritirare i quotidiani. Un sacrificio che speriamo porti ad una rapida soluzione e che eviti che il nostro concittadino possa rassegnarsi e mollare un servizio essenziale alla cittadinanza, oggi più che mai». 
La vicenda è iniziata il 30 giugno scorso, quando il signor Giovanni per aiutare la figlia, decide di rilevare l’edicola di Lugnano. Giorgia, trentadue anni, è tornata da poco a vivere in paese. Ha due bambini piccoli, uno di quattro anni e uno di diciotto mesi e ha bisogno di un lavoro che le permetta di autogestirsi logistica, orari e impegno. L’edicola sembra la soluzione perfetta e Giovanni investe volentieri i 15.000 euro necessari all’acquisto. Purtroppo però, due giorni prima dell’inaugurazione viene fuori che la società di distribuzione dei quotidiani ha depennato Lugnano dalla lista dei comuni da servire. La sede più vicina per ritirare i giornali è diventata Alviano o, a scelta, Porchiano. Un vero e proprio colpo, ma Giovanni e Giorgia non si arrendono. L’edicola il primo settembre 2020 apre comunque e Giovanni ogni mattina alle 5,30, prima di recarsi a Roma dove lavora come commerciale per una ditta di informatica, va ad approvvigionarsi. Sebbene con fatica, tutto procede fino a pochi giorni fa quando l’uomo in seguito ad un incidente si ferisce ad una spalla e deve interrompere qualsiasi attività. «Papà è ricoverato e deve operarsi - racconta la stessa Giorgia- e io in quegli orari con i bambini così piccoli non posso proprio muovermi. L’intervento dell’Amministrazione è stato provvidenziale, speriamo che ci siano presto sviluppi positivi». Nel frattempo ogni giorno Giorgia lascia i figli alla baby sitter e alle 9 e tira su la serranda. 
«Prima gestivo un ristorante a Roma - spiega- perciò ho sempre lavorato al pubblico e mi piace molto.

Certo qui è un pò diverso ma lo sono anche le mie esigenze». Rispetto al problema della consegna dei quotidiani padre e figlia hanno fissato la scadenza alla prossima estate. «Se entro allora non si sarà trovata una soluzione - commenta Giorgia - chiuderemo l’attività. Non possiamo certo andare avanti così all’infinito». In merito alla questione anche l’Amministrazione sta facendo i suoi passi. «Vorremmo capire come mai Lugnano è l’unico comune a non essere più servito e allo stesso tempo ci auguriamo che ci ripensi. Speriamo che al più presto anche dalla Regione, già informata della situazione -chiude Filiberti- si trovi un efficace rimedio ad una problematica che a breve potrebbe interessare anche altri piccoli centri. Noi nel frattempo non molliamo di un centimetro».

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