Sostegno alle imprese, De Augustinis fa infuriare Fratelli d'Italia
(LA LETTERA)

Sostegno alle imprese, De Augustinis fa infuriare Fratelli d'Italia (LA LETTERA)
di Ilaria Bosi
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Lunedì 22 Giugno 2020, 15:14
SPOLETO - Nervi tesi in maggioranza, dopo la Lega anche Fratelli d’Italia prende le distanze dalle decisioni dell’amministrazione comunale in tema di rateizzazione dei tributi. In una lettera aperta al sindaco Umberto De Augustinis, il gruppo consiliare guidato da Stefano Polinori e composto anche da Paola Vittoria Santirosi e Antonio Di Cintio lancia un aut aut che suona più o meno così: o si rivedono criteri e scadenze o Fratelli d’Italia si metterà di traverso. Una presa di posizione netta, con l’invito al sindaco di tener conto della profonda crisi che le aziende del territorio hanno subito con i lockdown. Non a caso, del resto, i primi a bocciare la pratica di modifica al regolamento delle rateizzazioni, ritirata 10 giorni fa dopo la discussione in commissione normativa, sono state le associazioni di categoria, presenti ai lavori. E come era accaduto per il gruppo consiliare della Lega, che si era detto a fianco di artigiani e commercianti, ora anche Fdi pretende che l’amministrazione si muova in questa direzione. Cosa avevano chiesto le associazioni di categoria? Innanzitutto di allungare i piani di rateizzazione delle cartelle Ica fino a 72 mesi o addirittura fino a 120 (attualmente non si va oltre le 60 rate, ma soltanto per importi che superano i 100mila euro) e anche di eliminare la decadenza automatica dal beneficio nel caso di mancato pagamento anche di una sola rata. Una questione tecnica e “di sopravvivenza”, come hanno evidenziato molti operatori, e che ora sta diventando anche politica. Le bordate di Fratelli d’Italia, partito di maggioranza ma che con il sindaco De Augustinis ha più di un conto aperto, sono perentorie e decise. Tre i punti centrali su cui ruota l’ultimatumi: portare a 120 mesi la rateizzazione delle cartelle Ica (uniformandola così all’Agenzia delle Entrate) e, per quanto riguarda la Tari, rivedere le date di scadenza per le utenze non domestiche e portare la parte fissa della tariffa al 55 per cento per le utenze domestiche al 45 per quelle non domestiche. Non solo. Secondo Fdi, le imprese locali andrebbero esentate dai tributi per il periodo del lockdown e l’amministrazione dovrebbe creare un fondo (rinegoziando i mutui o approfittando delle economie ottenute dalle sospensioni concesse per il sisma) da mettere a disposizione delle aziende in difficoltà. “Non possiamo rimanere silenti – scrive il gruppo di Fdi – di fronte alle scelte non concordate e non condivisibili attuate da lei (De Augustinis, ndr) e dalla sua giunta, che non tengono in alcun modo conto del grave disagio che vive il tessuto economico della nostra città e che, di fatto, hanno deciso di voltare le spalle alle esigenze rappresentate all’amministrazione dalle associazioni di categoria”. Polinori, Santirosi e Di Cintio evidenziano il loro sostegno ad imprenditori, artigiani, lavoratori autonomi e liberi professionisti e suggeriscono – tra le altre cose - la creazione di un fondo per sostenere le imprese colpite prima dal sisma 2016 e ora anche dall’emergenza covid-19. 

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA
«Pregiatissimo Sindaco De Augustinis,
visti gli ultimi accadimenti relativi al regolamento della rateizzazione delle cartelle esattoriali ICA e anche alla rateizzazione della TARI ci corre l’obbligo di intervenire nella nostra funzione di consiglieri comunali asseritamente di maggioranza.
Non possiamo rimanere silenti di fronte alle scelte non concordate e non condivisibili  attuate da Lei e dalla sua Giunta che non tengono in alcun modo conto del grave disagio che vive il tessuto economico della nostra città e che, di fatto, hanno deciso di voltare le spalle alle esigenze rappresentate all’amministrazione comunale dai vari referenti delle associazioni di categoria.
Noi invece con senso di responsabilità in questo momento di grande difficoltà riteniamo doveroso sostenere imprenditori, commercianti, artigiani, lavoratori autonomi e liberi professionisti pensando ad esempio di creare un fondo per sostenere le imprese e tutte quelle attività già colpite e provate già dal sisma del 2016 ieri ed oggi dal lockdown a seguito emergenza sanitaria Covid-19. Un doppio drammatico attacco a tutte le attività economiche della Città che oggi costituisce la vera EMERGENZA!
Qualora fosse necessario le ricordiamo che tenere chiusa un’ attività per tre mesi come imposto dall’emergenza sanitaria ha significato continuare comunque a pagare responsabilmente fornitori, stipendi, utenze oltre sostenere spese per riorganizzare l’attività e dare seguito ad una riapertura a norma con le nuove regole previste nei vari decreti legge senza alcun incasso.
In questo contesto si deve spiegare e rendere conto a tutte queste attività come sia possibile prevede pagamento 1 rata tari il 30 giugno, seconda il 31 agosto e l’altra a conguaglio il 31/10 avendo tra l’altro la consapevolezza che il conguaglio complessivo previsto per i 22 comuni soci della Valle Umbra Sud potrebbe essere pari a circa complessivi 3 milioni da ripartire tra i vari piani economici finanziari.
La invitiamo pertanto Sindaco a mettersi al fianco di tutte quelle famiglie, attività che soffrono da troppo tempo e da buon padre di famiglia a giocare la partita insieme a loro creando un fondo destinato a ridurre quanto più possibile tali imposte fino a pensare di azzerarle per il periodo di lockdown, così come peraltro accaduto in molti altri Comuni, e ridurre altresì la rata a conguaglio valutando di utilizzare anche le economie devenienti da sospensione mutui in convenzione cassa deposito e prestiti pari a circa 1Milione di euro, i trasferimenti statali per i mancati introiti IRPEF, sanzioni ecc. pari a circa 1,8/2Mln.E. di cui quasi 600Mgl.E. già ricevuti e prendere in considerazione la sospensione dei mutui con gli istituti privati in base accordo ANCI, UPI e ABI che per il Comune di Spoleto possono arrivare a valere fino a circa 1,7Mln.E.
In questo modo sarebbe possibile dilazionare i pagamenti dell’imposta in tre rate con scadenza 30 agosto, 30 ottobre e 31 dicembre alle utenze non domestiche; nonché opportuno determinare le aliquote della parte variabile della Tari in una quota del 55% per i privati e del 45% per imprese e professionisti che nel periodo di lockdown sicuramente non hanno prodotto rifiuti nelle sedi delle loro attività, a causa proprio della chiusura forzata, quanto piuttosto nelle loro abitazioni.
Tenuto conto della grave crisi delle piccole e medie imprese è inoltre necessario applicare ai crediti esigibile del Comune il regolamento dell’agenzia delle entrate per la riscossione dei crediti iscritti a ruolo accordando alle imprese una rateizzazione delle cartelle esattoriali pari a 120 rate e tutte le altre agevolazioni già contenute nel medesimo regolamento agenzia entrate cosi come richiesto dalle associazioni di categoria all’amministrazione comunale in apposita comunicazione.
Solo così facendo si può pensare di giocare una partita insieme per Spoleto. Solo così facendo Lei Sindaco potrà continuare a contare sulla sua maggioranza e sul franco e sincero apporto i idee e soluzioni sempre garantito da Fratelli d’Italia.
Saluti cordiali».


 
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