Spoleto, commercianti contro l'ampliamento della Ztl

Il sindaco Sisti con Barbanera (Confcommercio)
di Ilaria Bosi
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Domenica 11 Settembre 2022, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 09:03

Estensione del perimetro dei varchi elettronici, misura da rivedere. Lo dicono a gran voce i commercianti del centro storico, in attesa di una risposta da parte del Comune. «Circa due mesi fa - racconta il presidente di Confcommercio Tommaso Barbanera - abbiamo scritto all'amministrazione comunale, chiedendo un confronto proprio su questo tema». Una lettera che ha seguito di qualche giorno il sopralluogo effettuato da alcuni tecnici a San Domenico e in viale Matteotti, dove l'ente vorrebbe spostare i varchi, ampliando l'attuale perimetro della zona a traffico limitato. Un sopralluogo che non è passato inosservato e ha messo nuovamente in allerta gli operatori. E ora che la stagione estiva si avvia alla conclusione, la preoccupazione degli esercenti è che il Comune dia seguito a quella misura, pensata tantissimi anni fa quando le prospettive di crescita demografica erano ben più rosee. «Quell'idea - ricorda Barbanera - è nata quando si pensava che nel giro di pochi anni la popolazione sarebbe salita a 50/60mila abitanti, ipotizzando la presenza di circa 8mila residenti nel centro storico. È evidente che quella previsione non ha trovato riscontro nella realtà e il progetto va assolutamente rivalutato e rivisto. Il centro storico è in ginocchio, la chiusura dei varchi rappresenta già di per sé una grave penalizzazione nei mesi invernali e pensare di ampliarne l'estensione è folle». Barbanera, lunedì scorso, in occasione del falò simbolico organizzato da Confcommercio in Piazza del Comune, lo ha ribadito al sindaco Andrea Sisti: «Dobbiamo assolutamente fare un incontro per la Ztl e il centro storico».

Un concetto ripetuto anche ieri al Messaggero: «Per il centro storico - dice - c'è da fare altro, non certo estendere i varchi. Bisogna parlare, confrontarci, promuovere idee e misure che possano contribuire a una rivitalizzazione. Paventare una chiusura ancora più stringente è improponibile. Apriamo il confronto, anche le nostre idee possono rappresentare uno spunto: con i fondi del Pnrr si potrebbe pensare alla realizzazione di progetti finalizzati a incentivare l'arrivo di nuove attività. Qui continuano ad abbassarsi le serrande e non è un bel segnale». Anche sui social l'amarezza di operatori e residenti è evidente: «Continuano a chiudere attività in centro storico - è il post denuncia che ha ottenuto in poche ore un centinaio di condivisioni - e solo in questi ultimi giorni altre cinque hanno chiuso o si accingono a farlo. Ci sono gru montate con i cantieri fermi, interi palazzi disabitati da anni e c'è chi in Comune programma la chiusura del Centro e varchi sempre più estesi. Sembra irreale, assurdo», si legge ancora nel post, in cui si evidenzia come in autunno il centro storico sia già di per sé deserto. Quindi una provocazione agli amministratori: «Ma dove vivete?»

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