Boom di presenze in città, ma i turisti perdono la bussola

Turista a caccia di monete per il parcheggio
di Ilaria Bosi
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Venerdì 14 Agosto 2020, 14:00
SPOLETO - Boom di presenze in città, ma senza indicazioni chiare i turisti perdono la bussola e se ne vanno. Se pochi, forse, si aspettavano questa presa d’assalto d’agosto, dopo una stagione segnata dal covid-19 e quindi da dimenticare, da anni ormai si parla delle difficoltà – per chi decide di visitare la città – di riuscire a orientarsi tra servizi che ci sono ma non si vedono (come, ad esempio, il sistema di mobilità alternativa, apprezzato e ottimamente recensito da chi riesce a trovarlo) e quelli insufficienti a fronteggiare una richiesta turistica che troppo spesso viene forse data per scontata. Così accade che i commercianti, da Piazza della Vittoria a Piazza della Libertà, si ritrovano ogni giorno a improvvisarsi guide turistiche, ufficio informazioni e macchine cambia monete. Alla delusione per la non piena fruibilità di alcuni siti museali, si aggiunge quella per un’offerta dei servizi decisamente non in linea con i tempi. Se della segnaletica non chiara per la mobilità alternativa si parla da anni, senza che il problema sia mai stato preso di petto e risolto, ci sono altre piccole disattenzioni che i turisti notano e cercano di fare presente. A chi? Non certo all’ufficio informazioni, che è una meta raggiungibili soltanto dopo aver girovagato per mezza città, né tantomeno all’amministrazione comunale. Piuttosto, a raccogliere le lamentele per alcune lacune che vanno assolutamente colmate, sono i commercianti, sinceramente dispiaciuti per questa inerzia istituzionale che non rappresenta certo un buon biglietto da visita per una città comunque turistica. «Solo questa mattina – racconta Piergiorgio Conti, titolare dell’edicola di Piazza della Vittoria – saranno venute da me un centinaio di persone per chiedermi indicazioni su come raggiungere il centro, cambiare le monete per il parcheggio, o molto più semplicemente per lamentare l’assenza di un punto informazioni alle porte della città. Di soluzioni ne abbiamo proposte tante, ma forse ci rivolgiamo agli interlocutori sbagliati. Noi, insieme a tanti colleghi, proviamo a dare il nostro contributo per rendere la città sempre più accogliente, ma ci sono piccole accortezze elementari di cui la nostra città non può essere sprovvista». Anno 2020, a Spoleto non è ancora prevista la possibilità di pagare il parcometro tramite App: «Finché abbiamo monete – dice Conti – siamo ben lieti di cambiarle, ma anche vedere i turisti che si muovono in città incollati all’orologio per paura di non tornare in tempo e quindi di prendere la multa è abbastanza intollerabile». Sul punto, a dire il vero, Spoleto ha addirittura fatto un balzo indietro: «Fino a 15 anni fa – ricorda Conti – quando a gestire i trasporti era la Ssit c’era almeno la possibilità di acquistare la carta città, una prepagata con cui era possibile pagare parcheggi e mezzi pubblici. Ora solo monete, senza che ci siano apparecchiature per il cambio. Molti, quindi, sono addirittura costretti a calibrare il loro tempo di permanenza in città in base agli spiccioli che hanno in tasca, o che riusciamo a cambiare noi». Insomma, è davvero difficile dare la possibilità di pagare la sosta con il bancomat o, ancor meglio, con le app che consentono di prolungare la permanenza anche a distanza?
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