Spina, il nuovo album delle Black Sheeps,
racconta l'esperienza del lockdown.

Spina, il nuovo album delle Black Sheeps, racconta l'esperienza del lockdown.
di Aurora Provantini
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Lunedì 21 Dicembre 2020, 19:55

Rieccole, le Pecore Nere. A poco più di anno dall'uscita del loro primo album “Non aspettarmi sveglio”, le cantautrici rock ternane Ilaria Pileri e Claudia Carletti danno il via ad un nuovo progetto, con una squadra di lavoro completamente rinnovata ed una produzione capitanata dal maestro Riccardo Ciaramellari. «L’idea di questo progetto ambizioso è venuta da sé, durante il periodo del lockdown»  - spiegano le due amiche, in arte Black Sheeps.  «Scrivere è stato il binario sul quale convogliare tutto quello che stava accadendo in quei mesi, l'unico modo che conosciamo per trasformare sensazioni tanto contrastanti in qualcosa di buono». Nel tentativo di esorcizzare un periodo tanto complesso, giorno dopo giorno, si è andato delineando un percorso immaginario ed immaginifico, fatto di musica e parole,  che verrà svelato e raccontato ad uscite cadenzate, nel corso dei prossimi mesi. Le “Black Sheeps” porteranno il loro pubblico in questo viaggio, che avrà inizio  con l’uscita del brano “Spina”. Una canzone scritta in parole e musica interamente da Claudia Carletti e Ilaria Pileri.  L’ arrangiamento è invece di Riccardo Ciaramellari, supportato da tutti gli altri componenti della  Black Sheeps band: David Pieralisi, Marco Vitantoni e Saverio Federici. A dare luce e colore al brano, è  la crew di Sound Meeter:  esce oggi,  lunedì 21 dicembre 2020, il videoclip di Spina, per la regia di Giacomo Latorrata e la fotografia di Francesco Giorgi (una produzione della So.me.entertainment). Nel team delle Black Sheeps  ci sono  tanti  professionisti ternani, come Filippo Diana che ha realizzato la cover del singolo, Manuela Capoccia per il make up del video e Marco Argenti per le foto del backstage. “Spina” è un brano complesso, delicato ma a tratti rabbioso, che racconta  «il tempo che passa, le occasioni che si perdono, il ristagnare di situazioni che inevitabilmente distruggono coloro che rimangono inermi ad osservarle».

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