Giallo a Orvieto, sparita la Palombella della festa di Pentecoste donata al Liceo Artistico nel 2021

Giallo a Orvieto, sparita la Palombella della festa di Pentecoste donata al Liceo Artistico nel 2021
di Monica Riccio
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Venerdì 15 Aprile 2022, 19:14 - Ultimo aggiornamento: 20:10

Rabbia ma anche tanto dispiacere nel vedere quella voliera vuota. Al Liceo Artistico di Orvieto, probabilmente nella notte tra giovedì 14 e venerdì 15 aprile è sparita la "Palombella". La bianca colomba che nel 2021, non potendo svolgersi causa pandemia da Covid il tradizionale volo nella giornata di Pentecoste dalla Torre campanaria della Chiesa di San Francesco al sagrato del Duomo di Orvieto, e che tradizionalmente viene consegnata dalle mani del vescovo a quelle dell'ultima coppia di sposi che hanno celebrato le proprie nozze nella Diocesi Orvieto-Todi, fu infatti donata al Liceo Artistico di Orvieto che promise, come da giuramento che si tramanda di edizione in edizione, di «custodirla e di prendersene cura con amore e dedizione fino all'ultimo dei suoi giorni». 

Nelle prime ore della mattina di venerdì 15 aprile, il collaboratore scolastico di turno - le lezioni nel plesso di piazza Cahen sono sospese per le vacanze pasquali ma la scuola è aperta - si è accorto che la voliera era aperta e che la colomba non c'era più e così ha immediatamente avvisato la dirigente Cristiana Casaburo e la direttrice dei servizi amministrativi Tiziana Bocchino che subito hanno sporto denuncia alla polizia.

Per arrivare alla voliera, una gabbia descritta come molto bella e realizzata con amore e impegno dai collaboratori scolastici, qualcuno ha dovuto scavalcare il cancello della scuola, per cui la denuncia è doppia, per ingresso non autorizzato e per furto dell'animale.

Ma si è trattato di un furto o di una precisa volontà di liberare la colomba?

Chissà... nel frattempo la dirigente amministrativa Tiziana Bocchino è amareggiata: «Siamo veramente dispiaciuti - dice - per noi era di famiglia, la amavamo come fosse una di noi, magari è volata via e torna a mangiare, così abbiamo pensato di lasciare nella gabbia aperta cibo e acqua nella speranza che torni. «Per noi la sua presenza era un simbolo - dice ancora - le eravamo tutti affezionati - ma poi perché prenderla? Perché nella notte del Giovedì Santo? Possiamo certamente non credere alle leggende che raccontano di oscuri presagi quando la Palombella muore ma io sono certa che non è morta, se l'avete presa riportatela, se l'avete lasciata andare speriamo che torni, la sua gabbia è sempre qua e noi anche a aspettarla».

La "Palombella" lo scorso anno era stata affidata alla scuola per ricordare i grandi sacrifici fatti dai ragazzi e dai docenti durante il lockdown. La consegna ufficiale è avvenuta lo scorso 22 giugno. L'episodio ha destato subito grande sconcerto in città. Più che altro la sparizione della Palombella evoca appunto le antiche leggende popolai che legavano alle eventuali sventure del volatile, l'avvento di tempi bui fatti di carestie, guerre e malattie. 

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