Mascherine, soldi e tablet: gara di solidarietà per la sanità ternana

Mascherine, soldi e tablet: gara di solidarietà per la sanità ternana
di Aurora Provantini
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Sabato 4 Aprile 2020, 00:20 - Ultimo aggiornamento: 12:02

Molte aziende del territorio si sono attivate in vari modi nella difficile battaglia contro il Coronavirus: con donazioni o convertendo la propria attività. Una forma di etica d’impresa che non si ferma agli slogan, ma entra nel pratico proprio nel momento in cui ce n’è più bisogno. L’impegno delle persone e delle società non sempre si può misurare con il metro arido degli zeri che arricchiscono le donazioni. Ogni contributo fatto con entusiasmo assume un valore enorme, e in questi giorni le iniziative di tutti mostrano un patrimonio umano altissimo. Non si può paragonare la campagna avviata dal fotografo Marco Palazzo, tesa a regalare e far recapitare ogni sera pizze e panini al personale sanitario dell’ospedale di Terni, con lo stanziamento di un milione di euro della Fondazione Carit (sempre in favore del Santa Maria), eppure entrambe le iniziative assumono lo stesso significato etico. Una gara di solidarietà che ha fatto scendere in campo un po' tutti: dal presidente della Ternana Calcio Stefano Bandecchi (con 30 mila euro per l'ospedale di Terni), alla Cosp Tecno Service (23 mila euro), alla Ceplast (20 mila), fino alla Liomatic Spa (50 mila che vanno invece alla Protezione Civile). Anche il Consiglio Notarile di Terni, Orvieto e Spoleto dona 10 mila euro in materiale sanitario all’ ospedale di Terni. Ci sono poi le campagne avviate tramite GoFundMe tra cui quella di Average Ternano Guy (al momento sopra i 15mila euro) e dall’ Oleificio Coppini (che di suo mette già 10 mila euro), accanto alle raccolte attivate dai singoli cittadini. Altre donazioni arrivano dalla Pernazza Group di Narni e dalla Bofrost di Terni. La Astolfi Spa devolve 10 mila euro in favore del Santa Maria, destinate all’acquisto di mascherine Ffp3 da distribuire a medici e infermieri. La Fondazione Carit ne fa arrivare altre 6 miala (Ffp3) “partite lo scorso 28 marzo da Shingai, sono state già consegnate al personale medico in prima linea”. Sempre a proposito di mascherine, l’Alcantara riconverte la propria attività e si mette a produrle. La Cf Polypropylene Compound di Ferentillo ne regala 1.500 (chirurgiche) ai ferentillesi e una parte all’spedale di Terni. Si aggiungono le raccolte fondi avviate dalle associazioni I Pagliacci e Interamna Nahars. “Con l’azienda ospedaliera decideremo quali saranno le cose più urgenti da acquistare e donare, intanto grazie al contributo dell’associazione Aumat, del circolo Acli di Sismano e di tanti privati, abbiamo fatto arrivare 300 mascherine” - dicono Alessandro Rossi e Marco Terni. Ancora un’iniziativa da parte del presidente Bandecchi: confezionare duecento pacchi di generi alimentari da consegnare alle famiglie meno agiate della città. “In questa fase storica inedita è necessario intervenire anche per evitare che le tensioni sociali si alimentino sfociando in qualcosa di ancora più grave” - dice il patron della Ternana. Sembra che l’antivirus della solidarietà corra più veloce del Covid-19. L’ impegno da parte di imprese e privati sta diventando contagioso: ognuno fa quello che può. Il centro Tim di Luca Luzi regala al Comune di San Gemini tablet per consentire agli studenti di fare lezione a distanza. E la Caritas continua a tenere aperto l’emporio alimentare e la mensa dei poveri. 

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