Il quartiere San Giovanni si ribella:
«Non vogliamo lo skatepark
rimanga il nostro campetto»

Il quartiere San Giovanni si ribella: «Non vogliamo lo skatepark rimanga il nostro campetto»
di Lorenzo Pulcioni
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 09:34

TERNI Niente skatepark nel ‘campetto’ di San Giovanni. A deciderlo non è l’amministrazione comunale bensì, di comune accordo, gli abitanti del quartiere sin da subito contrari al progetto e chi, invece, quel progetto lo sogna e lo insegue da anni. Dopo le incomprensioni ecco la stretta di mano. Da una parte Massimo Muscarella del comitato ‘No skatepark nel quartiere San Giovanni’ e dall’altra Filippo Sabatini che da una vita si batte per realizzarlo: «Adesso il quartiere e gli skaters stanno dalla nostra parte e ci daranno una mano a spostare lo skatepark in un altro posto» dice il primo. Il progetto per realizzare l’impianto nel quartiere San Giovanni, approvato pochi giorni fa dalla giunta comunale, sin dall’inizio non è stato visto di buon occhio dagli abitanti della zona. Sin dagli anni ‘80 il campetto è luogo di incontro, giochi di squadra come calcio e basket, uno spazio di socialità per bambini, adolescenti e anziani. «A San Giovanni c’è solo questo - aggiunge Stefano Morlupo - i ragazzi non saprebbero dove andare». Dalle proteste con gli striscioni a qualche scambio colorito sui social il passo è breve. Così Filippo Sabatini decide di affrontare la questione di petto recandosi direttamente al quartiere: «Il mio obiettivo è sempre stato quello di aggiungere qualcosa, non voglio togliere niente a nessuno.

Trovare un altro posto significa rimandare di altri mesi, ma essere sgraditi non è la cosa migliore. Cercheremo una zona più adatta» dice. L’amministrazione comunale aveva provato a mediare proponendo una convivenza: skatepark da una parte e campo da calcetto e basket dall’altra. Ma come arriva lo skatepark, che in un primo momento doveva sorgere addirittura nell’area di Cardeto, a San Giovanni? La giunta comunale aveva approvato la realizzazione dando seguito a due precedenti delibere del consiglio comunale del 27 settembre 2018 e del 26 febbraio 2020. Lo sviluppo del parco è legato all’opera di urbanizzazione a Borgo Bovio di una nuova struttura commerciale in cui il privato (la Cosm srl) ha accettato la perequazione chiesta dal Comune che consisteva, appunto, nella realizzazione di uno skatepark. Inizialmente dove sorgere proprio in via Romagna. Poi, per motivi di spazio, in Zona Fiori. Semaforo rosso anche lì per un problema legato ai dislivelli del terreno. Quando, infine, avviene la tragica morte di Flavio e Gianluca, spunta l’idea di riqualificare proprio il campetto attraverso lo skatepark. Nella zona a due passi dal Pala Di Vittorio, dal ciclopattinodromo ‘Perona’ e da piazzale Senio che è oggetto del bando ‘Sport e Periferie’. A quanto pare, però, lo skatepark a San Giovanni a molti non piace.

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