Arte e natura, a Papigno si inaugura il percorso Corot

Arte e natura, a Papigno si inaugura il percorso Corot
di Aurora Provantini
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Venerdì 7 Maggio 2021, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 20:08

Emille Corot si trovava a Papigno quando espresse all’amico Abel Osmond, in una lettera, la volontà di dedicarsi ad un genere di pittura nuovo, l’8 agosto del 1826. Era ospite dei conti Graziani. E a Papigno produsse dal vivo otto paesaggi, tre disegni e quei due ritratti che divennero famosi in tutto il mondo: la ragazza che filava la lana e il giovane papignese. Erano gli anni in cui la bellezza della natura sembrava essersi concentrata sul paesino a ridosso del Nera, rendendo popolari gli orti e uniche le sue pesche gialle. Una delle gole più ammirate della Valnerina, dipinte da artisti provenienti da ogni parte d’Europa. Perché Papigno era una delle zone coltivate di maggior pregio del Paese e le sue pesche gialle conquistano un capitolo tutto per loro dentro l’archeologia arborea.  
Papigno decide di ripartire da Corot, per il suo rilancio storico, artistico, culturale, turistico ed ambientale. Con un progetto di rigenerazione urbana unico nel suo genere. Un merito che va all’ associazione “Il castello di Papigno”, che si è messa all’opera per migliorare il borgo. L’inaugurazione sabato 8 maggio. Ci saranno i due giovani di Papigno ritratti da Corot nel 1826. E ci saranno le opere del pittore tedesco Carl Blechen, con le riproduzioni del dipinto delle ragazze (nelle cinque versioni) che si bagnano nel fiume Nera immerse nei boschi sotto Papigno. Si tratta di due percorsi ad anello: uno dentro e uno tutto attorno al borgo. Per far ritrovare quel contesto scenografico che fu di ispirazione a Corot e ai pittori en plein air, il Garden Club di Terni si è occupato dell’allestimento diffuso del verde, con l’impiego di specie caratterizzanti la vegetazioni “ripariale” del fiume Nera, contorno degli innumerevoli scorci raffigurati nelle opere dei “Plenaristi nella valle incantata”.

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