Un'operazione, ha precisato Fora, «fomentata ad arte da chi blandisce il rosario nelle sue arringhe elettorali, sfruttando i simboli per cercare voti. Io credo che la politica partitica divida, Dio invece è di tutti. Invocare Dio per se stessi è sempre molto pericoloso». «Il fatto che poi il senatore Pillon parli a nome delle associazioni che propongono il documento - ha proseguito Fora - la dice lunga sul vero obiettivo e sulla vera identità di questo manifesto: aggregare i voti dei cattolici sulla destra e farne uno strumento di ricerca del consenso elettorale. Ed il segnale più chiaro che questa sia una operazione solo elettorale è il
fatto che sia stato impedito a singoli candidati consiglieri cattolici di firmare il documento in assenza della firma del candidato presidente».
«A questa vera e propria operazione elettorale - ha affermato Giro - rispondiamo che la famiglia non è proprietà privata di nessuno, casomai è della famiglia stessa».
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