Se finirà con i playoff, il Perugia resterà al palo

Massimiliano Santopadre
di Antonello Ferroni
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Domenica 3 Maggio 2020, 11:30
PERUGIA - Il calcio sta facendo di tutto per ripartire e anzi, siamo addirittura alle forzature. Come quelle messe in atto da alcune Regioni (Emilia Romagna, Lazio e Campania, per ora) per favorire la ripresa degli allenamenti delle proprie società professionistiche; oppure quella del Frosinone, che ieri ha fissato la ripresa degli allenamenti di gruppo per il 18 maggio nonostante l’indicazione governativa sulla data sia ancora solo ipotetica. Intanto però, anche e soprattutto alla luce delle dichiarazioni del Ministro dello Sport, la Federazione ha pensato bene di mettere sul tavolo permanente il ‘piano B’, ovvero cosa accadrebbe qualora il Governo dovesse decidere di fermare definitivamente i campionati causa coronavirus. Un piano che il Calcio farà di tutto per scongiurare fino all’ultimo ma che non può non essere preso in considerazione. Sul tavolo permanente è stato deciso che in caso di mancata ripartenza i format non si toccano e le classifiche saranno dunque cristallizzate, nel più stringente rispetto delle norme per scongiurare immancabili cause risarcitorie. Come dire che cadono le paventate ipotesi di cambiare gli organici di serie A e serie B: lo scudetto non sarà assegnato mentre retrocederanno in serie B dalla A le ultime tre della classifica, Lecce, Spal e Brescia. Dalla B alla A saliranno Benevento, Crotone e Frosinone. anche se poi sulla terza promozione sussiste qualche dubbio. Un’ipotesi non ancora del tutto tramontata, per quanto improbabile, sembra quella di poter disputare i play-off con 6 contendenti in gara secca (Frosinone, Pordenone, Chievo, Cittadella, Spezia e Salernitana). Cosa questa che eliminerebbe tra le altre dai giochi automaticamente il Perugia, che occupa il dodicesimo posto, chiudendo definitivamente la stagione dei grifoni senza infamia e senza lode senza poter disputare nemmeno una partita.
Se il Perugia vuole dunque sperare ancora nel salto di categoria deve sperare nella ripresa, per quanto non immediata come auspicato dal club che mette in primo piano la salute dei giocatori. Anche in questo senso il Calcio sembra adeguarsi con lo spostamento dell’ultima data utile per chiudere i campionati che potrebbe slittare dal 2 al 31 agosto, Uefa permettendo, come proposto dall’ultimo Direttivo di Lega B. La A vorrebbe ripartire a metà giugno e la B sarebbe invece pronta ad aspettare ancora valutando l’andamento dei contagi e sperando in un protocollo sanitario meno stringente. Altro fantasma da scacciare per scongiurare la non ripresa è infatti proprio quello del protocollo sanitario: decisivo sarà in questo senso l’incontro fra il presidente federale Gravina, il Comitato tecnico scientifico del Governo, quello della Federazione e i medici dei club per trovare una quadratura sulle linee guida da seguire per gli allenamenti prima e le partite poi, summit che potrebbe andare in onda già nella giornata di oggi.
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