Terni, le scuole: «Chi ha insufficienze promosso con riserva»

Terni, le scuole: «Chi ha insufficienze promosso con riserva»
di Lucilla Piccioni
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Lunedì 15 Giugno 2020, 10:30
TERNI Tutti promossi, ma con riserva, tiene a precisare Fabrizio Canolla, dirigente dell'Istituto professionale Sandro Pertini, la scuola di viale Brin. E già perché, come racconta il preside qualcuno che aveva deciso di non frequentare più le lezioni a causa del rendimento scarsissimo, con l'avvio della didattica a distanza, e dopo aver avuto la promozione assicurata dal Ministro della Pubblica Istruzione, ha deciso di accendere il computer e tornare, anche se virtualmente, a scuola. Studenti salvati dalla pandemia.
«Questo ha comportato delle situazioni assurde aggiunge Canolla abbiamo dei ragazzi che saranno comunque promossi anche con dieci insufficienze, l'unico sei che hanno in pagella è quello in motoria. Questi ragazzi però non l'hanno fatta franca come credono, perché il debito che si porteranno appresso andrà sanato il prossimo anno. Anche se, ad esempio, passeranno dal terzo al quarto, se non recuperano le insufficienze, tutte, verranno bocciati in quarto».
Si brinda alla promozione, ma su questa c'è una bella ipoteca. Stando ai primi report emersi dagli scrutini che si stanno svolgendo in questi giorni ad essere aiutati dalla didattica on line non solo gli studenti che avevano la promozione compromessa, ma anche quelli magari più preparati e attenti che a causa della timidezza si vedevano bloccati durante le interrogazioni.
«Molti nostri studenti, magari più riservati, più timidi, con la didattica a distanza si sono sentiti più sicuri, senza l'ansia che invece li attanagliava in presenza, in classe durante le consuete lezioni. Per questi ragazzi abbiamo notato un deciso miglioramento delle prestazioni», dice Roberta Bambini dirigente del liceo classico-artistico. E per chi invece ha bisogni educativi speciali, chi deve essere seguito in maniera personale e diversa? «Per i ragazzi più fragili la didattica a distanza non ha giovato di sicuro - risponde Patrizia Vece dirigente del Casagrande-Cesi stiamo valutando i risultati, per capire bene la situazione ma è già chiaro, anche se dovremmo approfondire, che sono stati proprio gli studenti più svantaggiati a subire le conseguenze più gravi della mancanza di contatto diretto con l'insegnante».
A collegarsi on line per seguire le lezioni sono stati comunque in tanti, negli istituti superiori ternani le percentuali di coloro che hanno seguito la didattica a distanza arriva al 90 per cento.
«Questo anche grazie agli aiuti di cui abbiamo potuto usufruire con i contributo della Regione, del Comune di Terni e della Protezione Civile, abbiamo dato in comodato d'uso 38 computer raggiungendo anche studenti che vivono fuori provincia», nota la dirigente Bambini.
«All'appello durante la pandemia sono mancati pochissimi studenti, solo qualche ragazzo straniero che non ha la connessione, per il resto non ci sono stati problemi, là dove non manca la voglia di impegnarsi», dice Canolla.
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