Scuola, l'assessore Agabiti: «I rischi del rientro? Più che preoccupazione avverto un grande senso di responsabilità»

Scuola, l'assessore Agabiti: «I rischi del rientro? Più che preoccupazione avverto un grande senso di responsabilità»
di Remo Gasperini
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Venerdì 28 Agosto 2020, 08:45
Assessore Paola Agabiti, é preoccupata per il rientro dei 116mila studenti umbri in classe?
«Più che preoccupata avverto un livello di responsabilità che non è certamente paragonabile alle normali fasi della vita amministrativa. Stiamo attraversando un momento particolare, difficile e delicato. La scuola è uno dei temi sui quali le classi dirigenti, a tutti i livelli, sono chiamate a dare risposte concrete ed efficaci. Una responsabilità che però, ci tengo a sottolinearlo, condivido con tutto il mondo che ruota intorno a questo settore: gli amministratori locali, l’Ufficio Scolastico regionale, i dirigenti scolastici, gli operatori e gli uffici regionali. Solo attraverso l’unità di intenti tra tutti i soggetti coinvolti, comprese famiglie e corpo docente, sarà possibile immaginare e perseguire soluzioni virtuose e tempestive. Personalmente vorrei sottolineare inoltre il supporto e il sostegno quotidiano della presidente Donatella Tesei e di tutta la Giunta, come dimostrano le tante iniziative intraprese».
Ce ne dice una?
«In ordine di tempo, una delle ultime delibere adottate dalla Giunta regionale riguarda lo stanziamento straordinario di 1 milione e 500 mila euro per interventi strutturali in materia di edilizia scolastica. Una misura che dimostra come la scuola sia una priorità assoluta di questa amministrazione».
Torniamo alla riapertura, anche lei teme un aumento dei contagi post rientro?
«Purtroppo l’aumento dei contagi, in questi ultimi giorni, sembra un trend sempre più strutturale. Per questo non dobbiamo vanificare gli sforzi e continuare a mettere in campo ogni possibile strumento di prevenzione e sicurezza. La vita deve però ripartire e la scuola ne è il cuore pulsante. Si tratta di una sfida che non possiamo eludere».
 Altro tema dibattuto: seggi per le elezione nelle scuole o valutate soluzioni esterne da suggerire ai Comuni?
«L’ipotesi di seggi alternativi è stata recentemente rilanciata proprio da esponenti delle amministrazioni locali, ma è bene ribadire che in questo ambito le competenze sono chiare. Il Governo ha già emanato il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 103, con il quale si disciplinano le operazioni di voto, anche per quel che riguarda il diritto di partecipare di coloro che hanno contratto il Covid-19. È vero che c’è l’iter di conversione in atto, ma non credo ci siano tempi e modi utili per introdurre modifiche significative e sostanziali».
Uso delle mascherine a scuola: sì, no o in parte?
«È uno dei temi di riflessione al centro della discussione sia in sede di Conferenza delle Regioni che nel confronto con il Governo. Intanto è stato deciso che i bambini e la bambine da 0 a 6 anni non dovranno indossarle; per gli altri auspico una soluzione che tenga conto del parere del Comitato Tecnico Scientifico e, allo stesso tempo, delle perplessità e delle proposte emerse da più parti, anche dalle Regioni stesse».
Nodo trasporti scolatici: avete assicurato integrazione di corse, è fattibile con gli obblighi di distanziamento?
«Noi abbiamo ribadito che siamo pronti a fare la nostra parte. Dal punto di vista delle risorse finanziarie e della logistica. In queste ore il Comitato Tecnico Scientifico sta aggiornando i protocolli, per cui a breve dovremmo avere la possibilità di ragionare su elementi certi. Il nostro obiettivo è quello di coniugare sicurezza e reale possibilità di erogazione dei servizi. Uno sforzo che, per quanto riguarda l’istruzione, stiamo portando avanti a 360 gradi, come dimostra la delibera approvata in settimana dalla Giunta regionale con la quale abbiamo stanziato 3 milioni e 500 mila euro per sostenere le famiglie nel pagamento delle rette per i servizi socio-educativi e le scuole dell’infanzia. Un provvedimento che fa seguito alle risorse stanziate per i centri estivi, per il diritto allo studio, per l’università e per tanti altri ambiti del comparto scuola».
Lei come vede la didattica a distanza?
«La didattica a distanza è stato il vero banco di prova della capacità di reazione delle istituzioni. Non sono mancate le difficoltà, anche in Umbria, ma il risultato è stato decisamente positivo. Si tratta però di un elemento eccezionale, da poter utilizzare come integrazione complementare al normale percorso didattico. Non può, a mio avviso, sostituire il valore della conoscenza diretta, dell’incontro-confronto, dello scambio di esperienze».
Test sierologico del personale della scuola: un commento sulla utilità dello screening?
«I dati che emergono dallo screening regionale, resi noti dall’assessore Coletto, dimostrano che si tratta certamente di uno strumento utile per poter avere un quadro effettivo della situazione».
Il presidente del Consiglio Conte lamenta scarsa collaborazione di alcune Regioni, l’Umbria cosa dice?
«Non è mio costume alimentare polemiche, né tanto meno commentare le dichiarazioni del Presidente del Consiglio. Considero ingenerose, da qualsiasi parte provengano, le accuse di strumentalizzazione politica rivolte alle Regioni. Accuse smentite dalla realtà, come dimostra il fatto che non ci sono state, tra le Regioni, diversità relative al colore politico. Si è sempre registrata una generale propensione alla collaborazione costruttiva, sull’istruzione così come su altri ambiti coinvolti dall’emergenza Covid-19».
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