Scolaretti in calo, ma alle superiori servono più classi

Scolaretti in calo, ma alle superiori servono più classi
di Remo Gasperini
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Mercoledì 24 Giugno 2020, 08:10
PERUGIA - Oltre 1600 studenti in meno nei primi tre gradi d’istruzione, 400 in più alle superiori per un saldo negativo che fa –1283. Questi i numeri delle scuole umbre dopo le iscrizioni cristallizzate alle ore 20 del 31 gennaio. Poi è arrivato il Covid-19 e le cose sono cambiate e cambieranno. Il fatto è che al momento aspettando il domani, l’oggi è come lo ieri. Tradotto: non essendoci ancora nuove regole, l’Ufficio Scolastico regionale ha inevitabilmente proceduto con quelle vecchie e i numeri dell’organico di diritto 2020-21 mai come stavolta saranno diversi da quelli dell’organico di fatto che andrà in vigore a settembre. Ma la griglia di partenza è comunque un punto fermo sul quale ragionare in vista della indispensabile revisione in aumento dell’organico di docenti e Ata invocato da tutte le parti. Tra le loro richieste i sindacati hanno fissato in 1500 unità l’incremento degli insegnanti, e ci vorrebbe anche qualche centinaio di collaboratori scolastici in più, un numero ampiamente giustificato pensando non solo alle carenze attuali (il sostegno è il punto dolente) ma anche ai probabili sdoppiamenti imposti dal distanziamento. Analizzando i vari dati dell’organico di diritto la prima cosa che balza agli occhi è il sensibile calo di iscritti nel primo ciclo conseguenza del calo demografico che in Umbria l’anno scorso ha fatto registrare una natalità del 6,6 ogni mille abitanti rispetto al 7,2 nazionale. Alla scuola d’infanzia si sono iscritti 16.357 bambini, 576 in meno dello scorso anno; peggio le cose vanno alla primaria (35.523 iscritti) dove si sono persi 828 scolaretti rispetto allo scorso anno. Saldo negativo anche alle medie dove i 23.348 iscritti fanno registrare un -283 rispetto al 2019. Il calo di alunni porta inevitabilmente al calo di classi. In ambito regionale se ne sono perse 8 all’infanzia, 28 alle primarie e 7 alle medie inferiori. L’onda lunga del calo demografico non è ancora arrivata alle scuole superiori dove invece si registrano numeri positivi su tutto il fronte. Gli iscritti in più sono 404 che comportano un aumento di 44 classi. Un dato che in tempo di distanziamento da Covid-19 aggrava i problemi di spazio delle scuole superiori dei centri più grandi che già hanno classi affollate anche con trenta studenti e in qualche caso definibili come “classi pollaio”. E’ chiaro a tutti che in nessuna scuola superiore dell’Umbria, a meno che non si ricovertano in classi palestre e aule magne, ci siano ambienti in grado di ospitare una trentina di studenti distanziati. Le 1.831 classi necessarie (1.409 a Perugia e 466 a Terni) in base ai 39.348 iscritti (29.876 a Perugia e 9.472 a Terni) mandano di per sé in crisi già diverse scuole, figurarsi cosa succederà da domani in poi quando saranno pubblicate le linee guida per il prossimo anno che prevedono un cerchio di un metro di diametro come spazio minimo per ogni studente. Vedremo: le Province sono già allertate a ricevere dalle scuole le richieste di nuovi spazi, ma tra il ricevere e l’evadere le richieste in tempo utile ce ne corre. Il 14 settembre è “lontano” solo 82 giorni. Situazione un po’ diversa nelle scuole del primo ciclo. Nei centri minori, dove le classi sono poco affollate, le soluzioni saranno più a portata di mano, più complicata la situazione nei capoluoghi e nei centri maggiori. A Perugia, per esempio, diverse scuole sono collocate in edifici storici i cui ambienti non erano certo stati concepiti per diventare classi. MANIFESTAZIONI
Non solo a Perugia ma anche a Terni la manifestazione “Priorità alla scuola” che domani si svolgerà in 60 città italiane. «La mobilitazione pone temi e rivendicazioni condivise dalla Flc Cgil al centro dell'attività sindacale in tutti questi mesi di emergenza sanitaria e di sospensione delle attività didattiche in presenza – ha detto il segretario generale Domenico Maida -. Per questo la Flc Cgil Umbria sostiene e partecipa alle manifestazioni». L’appuntamento a Perugia è fissato per giovedì 25 giugno 2020 alle ore 17.30 in piazza della Repubblica. A Terni, dalle ore 18,00 in piazza Europa.
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