Perugia, crocifisso staccato dalla chiesa e buttato in un cassonetto: caccia ai satanisti

Perugia, crocifisso staccato dalla chiesa e buttato in un cassonetto: caccia ai satanisti
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Mercoledì 16 Novembre 2022, 07:07

PERUGIA - In un cassonetto. Vicino alla chiesa e al cimitero di Monteluce. A pochi passi da dove è stato tirato giù. Nascosto là dentro per oltre 24 ore perché evidentemente nessuno poteva pensare che un’opera di valore simbolico ed economico potesse finire in mezzo alla spazzatura.
E invece così è stato. Il caso del furto alla chiesa di Monterone, proprio di fianco all’ingresso del cimitero monumentale, è risolto in quella che sicuramente è la parte più importante. Che maggiormente interessa cittadini e fedeli. Il crocefisso del XVIII secolo, dopo essere stato staccato dal muro della chiesa ed aver subito la separazione della statuetta di Cristo dalla croce lignea, è stato ritrovato. La croce era una di quelle lasciate capovolte dai criminali entrati in azione presumibilmente nella notte tra domenica e lunedì. Spezzata, come si vede dalla foto a centro pagina, nella parte bassa. Ma del Cristo nessuna traccia. Almeno fino a ieri mattina. Quando il suo ritrovamento ha permesso al parroco don Nicola Allevi di riportarlo in chiesa, anche se decisamente danneggiato.
IL RITROVAMENTO 
Ieri mattina, dopo la denuncia formalizzata dal parroco per i danneggiamenti e il furto subito, sul posto sono arrivati i poliziotti della squadra mobile e volante, e della scientifica. Al termine dei rilievi della scientifica – anche nell’adiacente cimitero monumentale di Perugia – e alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza, i poliziotti sono stati avvicinati dal custode del cimitero che ha riferito agli operatori di aver rinvenuto - all’interno di un cassonetto della spazzatura - l’antico crocifisso, poi risultato danneggiato in alcune parti.
Dopo aver recuperato l’immagine sacra, gli agenti della squadra volante hanno allertato il parroco sul ritrovamento e nel pomeriggio hanno provveduto a riconsegnare il crocifisso dall’alto valore simbolico oltre che intrinseco per i cittadini e i fedeli di Monterone.
LE INDAGINI 
E se come detto la parte che maggiormente interessa ai fedeli è risolta, il mistero resta e al tempo stesso preoccupa. In questura non si sbilanciano, ma di certo sembra essere caduta l’ipotesi di un furto commissionato da qualche esperto di arte sacra dal momento che un crocefisso del 1700 di un valore stimato in oltre ventimila euro difficilmente viene lasciato in un cassonetto.
Di conseguenza, oltre all’atto vandalico non può che restare la strada che conduce a un atto sacrilego.

Insomma, ai satanisti. Considerando il luogo in cui è stato ritrovato il crocifisso e anche il modo «a sfregio» in cui sono stati ritrovati alcuni oggetti, la pista non può certo essere abbandonata.

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