Santa Susanna ridisegna un pezzo di città

La nuova piazza Ferri nel progetto di Marta Calzola
di Fabio Nucci
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Venerdì 19 Giugno 2020, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 19:51
PERUGIA - L’auspicio è che in futuro possa essere realizzato, dando lustro a una parte centrale della città e prestigio al rione tre volte vincitore del palio di Perugia 1416. Per ora la nuova sede di Porta Santa Susanna è finita nella tesi di laurea di una sua rionale, Marta Calzola, che nel suo lavoro ha ripensato, valorizzando una delle zone più suggestive della città. Nell’idea di Marta, studentessa di Ingegneria edile-architettura, la sede del rione è in piazza Baldassarre Ferri, a metà via dei Priori. «Un’area che ha perso la sua funzione ordinaria di piazza – spiega la neo dottoressa - e oggi appare come spazio di risulta, quasi scollegato dal contesto cittadino: identità che il mio progetto punta a restituire».
Un progetto accolto con sorpresa e soddisfazione dai rionali che hanno voluto omaggiare Marta col neonato premio Orso 2020 che l’altra sera è stato consegnato nell’attuale sede del rione, in via della Sposa, dalla presidente di Perugia 1416, Teresa Severini, dal vice Riccardo Bachiorri, e dal console di Porta Santa Susanna, Oscar Bigarini. L’autrice del progetto, inserito nella tesi di laurea “ip/UP 1416-6141” con relatori i docenti Paolo Belardi e Luca Martini, domani sarà inoltre ospite della decima puntata di Radio Sansanni, la radio ufficiale del rione disponibile in podcast su varie piattaforme (Spotify, Google cast, Deezer o Apple podcast) intervistata da Roberta Tonanni.
Da appartenente al rione, la scelta di progettarne la possibile sede è arrivata quasi in modo naturale. «Sento molto lo spirito rionale e di 1416 – racconta Marta – e inoltre ho due amiche che partecipano attivamente alle iniziative del nostro rione chr poi è il cuore della città, ha vinto tre volte il palio e al momento non ha una sede adeguata. Coi professori, che tra le proposte mi hanno sottoposto piazza Ferri, ci è sembrato opportuno valorizzare l’associazione progettandone la nuova sede».
Un lavoro partito dall’analisi e dal rilievo degli edifici esistenti e che si sviluppa coi locali della caserma San Bernardo sullo sfondo. «La struttura si sviluppa sul livello della piazza e sotto la stessa», spiega Marta. «Lo spazio ipogeo ha accesso ai locali che si affacciano su via dei Priori è dedicato agli eventi del rione (riunioni, conferenze), mentre l’altra parte si configura come nuovo polo museale dove proiettare foto della manifestazione, esporre gli abiti e il palio». Sul livello della piazza, invece, svettano tre torri vetrate altezze differenti, ispirate all’impronta medioevale della città. «Ripropongono in chiave attuale l’antico profilo di Perugia, scandito dalla fitta trama di torri di cui l’unica superstite è la torre degli Sciri che si configura come un simbolo del legame tra storia e contemporaneità perugina». Una delle torri vetrate, inoltre, ospita un ascensore che collega i due livelli e sulla piazza, inoltre, si affacciano dei locali espositivi dedicati ai materiali del rione. «Un progetto che riafferma il significato storico dell’esistente, proponendo un’immagine di piazza Ferri proiettata nel futuro». Per ora un sogno che se dovesse concretizzarsi, per i sansanni «darebbe lustro a tutta la città».
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