Santa Restituta, la Grotta Bella svela i suoi tesori. «Cunicoli sconosciuti e nuove potenzialà paletnologiche»

Santa Restituta, la Grotta Bella svela i suoi tesori. «Cunicoli sconosciuti e nuove potenzialà paletnologiche»
di Francesca Tomassini
2 Minuti di Lettura
Giovedì 29 Aprile 2021, 16:34

AVIGLIANO UMBRO Nuove scoperte emergono dalle profondità della Grotta Bella. La cavità, una bocca circolare di 40 metri per un'altezza di 10 nel punto massimo, è localizzata nei pressi del piccolo borgo di Santa Restituta ed è stata esplorata per la prima volta tra il 1970 e il 1974 quando ha restituito una serie reperti insediativi che risalgono al Neolitico inferiore fino ad arrivare a testimonianze di saltuarie frequentazioni databili al V-VI sec. d. C. 

Le recenti nuove esplorazioni della cavità hanno rivelato ulteriori prosecuzioni sotterranee. Cunicoli sconosciuti classificati dagli speleologi come nuove aree di interesse paletnologico. «La cavità – riferiscono i ricercatori - è stata dotata di un rilevamento topografico di precisione di tutti gli ambienti già noti. Ricognizioni attente hanno consentito una valutazione obiettiva delle attuali potenzialità archeologiche».

A questo proposito, sono stati avviati lavori di documentazione e studio delle collezioni di reperti derivanti dagli scavi condotti negli anni Settanta. Parallelamente, anche grazie al contributo della Fondazione Carit e alla collaborazione del Comune di Avigliano Umbro, nel corso di tutto il 2021 proseguiranno le indagini a cura del gruppo dei ricercatori del centro regionale di speleologia "Enzo de Medici"  insieme al gruppo speleologico Todi sotto la direzione di Felice La Rocca. Alle ricerche parteciperanno specialisti di vari settori appartenenti ad istituti di ricerca ed enti universitari. Gli esiti degli studi saranno poi presentati in un convegno che si terrà il prossimo anno e contenuti in un volume realizzato per divulgarli. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA