Insomma, la «nuova fase» della sanità in Umbria a firma di Donatella Tesei parte da qui: con la nomina dei nuovi commissari straordinari delle Aziende sanitarie e ospedaliere presentati ieri dalla governatrice, dal magnifico rettore Maurizio Oliviero, dall'assessore Luca Coletto e dal direttore regionale alla Salute Claudio Dario. A firmare per l'incarico che scade a fine anno, Marcello Giannico per l’Azienda ospedaliera di Perugia, Pasquale Chiarelli per l’Azienda ospedaliera di Terni, Massimo De Fino per Asl 2 (l'unico riconfermato del precedente assetto), mentre non era presente, per impegni assunti in precedenza, Gilberto Gentili, che sarà a capo dell’Usl Umbria 1.
Dopo aver ringraziato i commissari uscenti, Antonio Onnis (che ha gestito il dopo Emilio Duca in seguito all'inchiesta sulla sanità), Andrea Casciari (finito tra gli indagati) e Silvio Pasqui, «per il lavoro svolto in un periodo complesso come quello dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, in cui tutti hanno dato il massimo per assicurare i risultati ottenuti in Umbria», la presidente Tesei con a fianco il rettore ha spiegato il perché di una nomina di altri commissari al posto di direttori generali. «È un percorso propedeutico – ha detto – per accompagnarci in questo periodo in attesa di terminare la convenzione con l'Università. Una scelta che serve comunque ad aprire la strada futura: la pubblicazione dei relativi bandi e il ritorno alla normalità». Che potrebbe guardare, come noto, anche a un'Azienda unica: «Ci ragioniamo – ha chiarito -, siamo al lavoro per studiare le soluzioni migliori».
Insomma, niente polemiche ma per adesso solo obiettivi. Da perseguire con la novità di questo mandato: il doppio lavoro. Cioè quei «compiti trasversali - annunciati da Dario - per ciascun commissario da affiancare alla direzione sanitaria», in vista delle specifiche competenze di ognuno di loro. Così, Marcello Giannico si occuperà anche di programmazione economica e finanziaria, Pasquale Chiarelli sarà di supporto alla programmazione e pianificazione per il nuovo piano sociosanitario, Massimo De Fino metterà a disposizione le sue competenze per gli accreditamenti e Gilberto Gentili sarà coinvolto nella pianificazione per ridurre le liste d’attesa. «Un lavoro in rete – ha sottolineato Dario – tra direzione regionale e direzioni aziendali, che spinga su programmazione e sulla riduzione delle disomogeneità».
Questo è il piano: una riorganizzazione (anche se ancora non totale) della sanità. Riorganizzazione «anche strutturale – ha detto l'assessore Coletto -, con l'implementazione dei rapporti tra ospedali e territori», perché la sanità fornisca «adeguati servizi e qualità, con la collaborazione di tutti – ha ribadito più volte la governatrice -. Siamo una regione piccola, ma con grandi potenzialità». «Una regione piccola, ma non una qualsiasi – ha insistito Oliviero -. Mai come oggi siamo uniti per lavorare al meglio. Collaborando con questo spirito: lavorare per il bene di tutti».
I progetti ci sono, adesso – rubando la presentazione al commissario Chiarelli – si spera parlino i fatti nei prossimi sei mesi.
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