Santa Maria, cambio al timone
Chiarelli pesca fuori Terni

Pasquale Chiarelli
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Giovedì 16 Luglio 2020, 16:33 - Ultimo aggiornamento: 16:42

Definita la squadra di direzione che affiancherà Pasquale Chiarelli, da due settimane commissario straordinario dell'azienda ospedale Santa Maria di Terni. Il manager ha confermato oggi Sandro Vendetti come facente funzione di direzione sanitaria e nominato direttore amministrativo Stefano Carlini. Professionista di esperienza in bilancio delle pubbliche amministrazioni, programmazione e controllo di gestione, Carlini ha già ricoperto l'incarico di direttore amministrativo e altri ruoli presso la Usl di Ferrara, e prende il posto di Sabrina Socci. In base a quanto riferisce una nota dell'azienda ospedaliera, il commissario Chiarelli in queste due settimane ha iniziato ad incontrare i rappresentanti istituzionali del territorio e ha convocato i direttori di dipartimento e di struttura, i dirigenti dell'area medico-assistenziale e di quella gestionale, al fine di conoscere lo stato e le esigenze delle strutture e di creare un clima di fiducia, collaborazione e integrazione. In programma anche un prossimo incontro con le organizzazioni sindacali e con quei soggetti che operano o collaborano a vario titolo all'interno dell'azienda ospedaliera. «Le priorità su cui si concentrerà questa direzione - spiega Chiarelli - sono le risorse umane, tecnologiche ed organizzative che sono indispensabili per lavorare bene e in sicurezza. In primo luogo occorre individuare i professionisti di cui l'azienda necessita in tutte le aree clinico-assistenziali e gestionali e valorizzare quelli presenti. Tutto ciò va fatto previa analisi e revisione dei processi organizzativi aziendali, che andrà di pari passo con il percorso di ottimizzazione sia degli spazi sia delle tecnologie disponibili nella ricerca continua dell'appropriatezza e avendo chiaro la durata di sei mesi del mio mandato». L'obiettivo del commissario è rafforzare la qualità dell'accoglienza, dell'assistenza e della cura della persona malata, con attenzione anche alla rete familiare, in una logica di piena collaborazione e integrazione che coinvolga discipline e componenti professionali, territorio e università, istituzioni, associazionismo.

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