L'estate di Sandro Pochesci, tra nostalgia di Terni e la nuova avventura con il Carpi

L'estate di Sandro Pochesci, tra nostalgia di Terni e la nuova avventura con il Carpi
di Alberto Favilla
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Venerdì 21 Agosto 2020, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 13:25

TERNI Il solito, originale, incorreggibile Sandro Pochesci. L'ex allenatore della Ternana, che proprio ieri pomeriggio ha firmato un contratto che lo lega al Carpi, in Lega Pro (potrebbe essere una delle avversarie della Ternana se le Fere cambieranno girone) è salito nuovamente alla luce della ribalta dopo aver criticato ferocemente la decisione della Juventus si assumere come allenatore della prima squadra Andrea Pirlo che il tecnico romano ha definito un signor nessuno. La sua battuta ha creato era già successo quando criticò la nazionale di Ventura un vero e proprio putiferio in un mondo, quello del calcio, conformista e stereotipato. Premetto che io non ho nulla contro Pirlo che anzi ho conosciuto ed apprezzato come persona a Coverciano ha detto Pochesci ieri pomeriggio direttamente da Firenze dove era a depositare il contratto non mi sembra allo stesso tempo giusto che uno che non ha mai allenato abbia il privilegio di guidare una delle squadre più titolate al mondo. Non mi sembra corretto rispetto a tanti allenatori che hanno fatto gavetta in serie C e magari nei dilettanti. E' il sistema che andrebbe cambiato.

Ma con Pochesci il discorso non può che finire sulla Ternana. «Guidare la Ternana per 23 gare in serie B è stata la cosa più bella che la vita mi potesse regalare insieme alla nascita dei miei figli aggiunge il tecnico A Terni conservo ancora tanti amici. La verità è che sono stato tradito da qualcuno di cui mi fidavo ciecamente e non mi riferisco al Presidente Bandecchi. Verso di lui proverò per sempre gratitudine ed eterna riconoscenza e spero fermamente che lui possa riportare la Ternana nel calcio che gli compete». Il solito Pochesci, senza peli sulla lingua e sempre all'attacco. «E' il mio carattere, il mio Dna. Si può migliorare ma non cambiare argomenta, abbozzando un sorriso, il mister anche il mio Carpi giocherà all'attacco e sempre per vincere. Spero di incontrare la Ternana da avversario ma non da nemico. Per me le Fere non saranno mai un nemico ma solo un dolce ed infinito ricordo. Entrare al Liberati, sono sicuro, che mi provocherà una forte emozione». E adesso il Carpi, una nuova avventura con la passione di sempre. «E' un'altra grande occasione. Il Carpi negli ultimi 11 anni è salita dalla serie D fino alla serie A. Adesso è cambiata la società e c'è un progetto che mi ha incuriosito. Vogliamo fare bene. Il nuovo Presidente Simone Morelli crede in me e proprio oggi ho firmato un biennale». Dulcis in fundo ancora la Ternana? «La Ternana anche quest'anno sarà protagonista. La squadra è forte. A me restano ricordi indelebili. Quelli non me li può togliere nessuno».

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