San Giustino, barista fa da talpa per il furto nel suo bar. Denuciata lei e i clienti-complici

I carabinieri di San Giustino
di Walter Rondoni
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Venerdì 19 Maggio 2023, 09:41

Sembrava vittima di una banda di ladri, in realtà era loro complice. Pensava di poter tranquillamente spartire il bottino con un paio di balordi che frequentavano il suo locale, si ritrova in un mare di guai e dovrà comparire come indagata nell'aula di un tribunale. Guitti allo sbaraglio, smascherati dai carabinieri di San Giustino. Denunciati due uomini di 41 e 35 anni, una donna di 38, tutti del posto, per furto aggravato in concorso fra loro, messo a segno pochi mesi fa in un noto bar del centro. Durante la notte, avevano forzato la porta d'ingresso e disattivato il sistema d'allarme. Quindi si erano fiondati sulle sette slot machine in funzione nella sala giochi e le avevano scassinate, rubando il denaro contenuto nelle cassettiere. Alcune migliaia di euro. In apparenza, un assalto come tanti ad un esercizio pubblico. Sul posto erano accorsi i militari della Stazione cittadina che avevano effettuato un sopralluogo ed avviato immediatamente le indagini. In prima battuta avevano acquisito le immagini riprese dalle telecamere in funzione nella zona, poi qualcosa deve averli convinti ad effettuare altre attività tecniche, in primis l'analisi delle celle telefoniche.

Il lavoro certosino degli inquirenti ha permesso di delineare un chiaro quadro indiziario a carico di due uomini, clienti del locale, che sarebbero stati gli autori materiali del colpo, in accordo con la titolare. «Con sorpresa, si è anche scoperto che gli stessi hanno agito con la complicità e la copertura della proprietaria del bar che ha anche cercato di dissimulare alcuni particolari che sarebbero stati utili alle indagini nell'immediatezza», confermano dal Comando provinciale dell'Arma. I tre compari sono stati quindi denunciati alla Procura della repubblica di Perugia. Erano professionisti, invece, quelli che saccheggiarono un locale pubblico a Lama. Bersaglio, anche allora, macchinette e cambiamonete, da cui presero qualche centinaia di euro. Trascorsi pochi giorni, colpo fotocopia a Selci. Qui entrarono in azione dopo aver disattivato il sistema di videosorveglianza comunale. Forzati i “giochini”, sparirono con il loro contenuto. Ipotesi investigativa della prima ora, ad agire sarebbe stata la medesima banda.

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