SAN GEMINI - Profondo dolore per la morte della 78enne di San Gemini, molto conosciuta e amata, trovata senza vita nella sua abitazione di Acquavogliera nel pomeriggio di giovedì.
Sul decesso dell’anziana, madre di tre figli, che viveva sola, stanno indagando i carabinieri, coordinati dal pm, Raffaele Pesiri.
Nell’appartamento che, dopo la tragedia, è stato sequestrato per consentire gli accertamenti tecnico-scientifici, gli investigatori vanno a caccia di elementi per escludere il passaggio di altre persone.
L’assenza di segni di effrazione lascia pensare che il decesso possa essere legato a un incidente domestico.
Ad imporre i sigilli alla casa per svolgere accurate indagini diversi elementi da approfondire.
Il corpo senza vita della donna era a terra in un lago di sangue. Poco lontano, sul pavimento, le chiavi della porta di casa, che non era chiusa dall’interno. Tra gli elementi da indagare un taglio su una mano. E la presenza di sangue in due diverse stanze.
Gli investigatori, anche alla luce dei ripetuti furti in casa andati in scena nella zona nord della città e della rapina violenta di giovedì sera in una zona non molto distante da Acquavogliera, vogliono vederci chiaro. Soprattutto in una città dove sono tornati con prepotenza abili truffatori che prendono di mira persone che vivono sole.
Ad accertare le cause del decesso l’autopsia, disposta dal pm, Pesiri, che sarà eseguita nelle prossime ore dal medico legale, Valentina Rosati. All’esame parteciperà il medico legale, luigi Carlini, consulente nominato dalla famiglia della vittima. Poi l’addio alla 78enne, nella chiesa di San Francesco, a San Gemini.