Le sale gioco riaprono: Tar sospende l'ordinanza della Tesei

Una sala scommesse
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Giovedì 22 Ottobre 2020, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 12:18

PERUGIA - Da questa mattina le sale gioco possono riaprire. Il Tar ha sospeso l'ordinanza firmata lunedì dalla presidente Tesei che bloccava per tre settimane le attività di sale gioco, scommesse e bingo per limitare il rischio di contagio. I gestori hanno protestato convinti di essere stati discriminati rispetto ad altre attività commerciali. La decisione è firmata dal presidente della prima sezione del tribunale amministrativo regionale con un decreto d’urgenza. Nei giorni scorsi due associazioni di categoria dei gestori, Astro e Assotrattenimento 2017, avevano chiesto alla Regione di sospendere in autotutela l'ordinanza. Il ricorso che ha determinato la riapertura, invece, è stato presentato dalla società Nabucco srl rappresentata dall'avvocato Cino Benelli. Le associazioni dei gestori hanno adottato la stessa strategia anche per Lombardia e Liguria: i governatori Fontana e Toti, infatti, avevano firmato ordinanze analoghe a quelle della giunta umbra.

«L’istanza evidenzia un pregiudizio grave ed irreparabile derivante dalla sospensione delle attività, e l’ordinanza massimizza la restrizione della predetta attività rispetto alle più limitate previsioni restrittive... l’attività in discorso è consentita limitatamente alle ore 8-21 (come prevede l'ultimo Dpcm) , ma sempre a condizione che le Regioni abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento».

Insomma, mancava un'istruttoria che giustificasse lo stop proprio a quelle attività e non ad altre.

La controversia per ora è risolta per una questione di tempi, il processo amministrativo, infatti, prevede che la richiesta di sospensiva avanzata dalla sala scommesse debba essere discussa nuovamente, questa volta in camera di consiglio, e la prima data utile risulta il 17 novembre, cioè tre giorni dopo il termine dell’ordinanza della Regione.

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