Terni, "Sacro InCanto" porta nella chiesa di San Pietro la “Passione secondo Giovanni” di Bach

Terni, "Sacro InCanto" porta nella chiesa di San Pietro la “Passione secondo Giovanni” di Bach
di Aurora Provantini
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 03:45

TERNI -«Un grosso sforzo di produzione farà arrivare nelle chiese del territorio, per Pasqua, uno dei capolavori della storia della musica, la Passione secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach». Il festival "Sacro Incanto" la porterà in scena il 12 aprile ad Amelia (in duomo) e il 13 a Terni (nella chiesa di San Pietro). In lingua originale: in tedesco (saranno forniti gratuitamente opuscoli con la traduzione in italiano). «Una esecuzione rara, che coinvolge oltre sessanta musicisti, tra solisti, coro e orchestra e che rappresenta il punto d’arrivo della prima edizione del festival» - dichiara il presidente dell’associazione InCanto Carlo Podestà. La Passione sarà affidata ad un gruppo di affermati solisti (Dario Ciotoli, Carlo Putelli, Patrizia Polia, Elisabetta Pallucchi, Roberto Mattioni e Federico Benetti), al Coro da Camera Canticum Novum, alla Corale Amerina e all'Orchestra Barocca InCanto, sotto la direzione di Fabio Maestri. «L’esecuzione sarà rigorosamente filologica e su strumenti antichi. Una occasione unica anche per ascoltare l’arciliuto o l’oboe da caccia e d’amore» - aggiunge Podestà. Il progetto, interrotto all’inizio della pandemia, era partito nel 2019, quando furono realizzate le prime esecuzioni (due in Umbria, nelle splendide cornici della chiesa di San Pietro a Perugia e dell’Auditorium di San Domenico a Foligno) e una a Roma, nella chiesa di Sant'Agnese in Agone alla presenza di monsignor Ravasi e del maestro Ennio Morricone, che in quell’occasione fu insignito della Medaglia d’oro del Pontificato da parte di Papa Francesco.
Quando, nel 1723 Johann Sebastian Bach venne nominato Kantor della Thomaskirche di Lipsia, gli furono commissionate composizioni per le funzioni liturgiche settimanali, che avevano luogo sia nella chiesa di San Tommaso che in quella di San Nicola. Dal momento che in occasione della Pasqua era molto radicata la tradizione di accompagnare il rito del Venerdì Santo con una Passione in musica, nel 1724 Bach ebbe modo di proporre un lavoro di ampie proporzioni, la Johannes-Passion (catalogata in seguito come BWV 245), utilizzando i capitoli 18 e 19 del Vangelo di Giovanni, due episodi del Vangelo di Matteo non presenti in quello di Giovanni (Pietro in lacrime dopo il rinnegamento e il terremoto seguito alla morte di Cristo), e una serie di testi extra-liturgici, appartenenti prevalentemente alla Passione del poeta Barthold Heinrich Brockes, vissuto fra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento. Negli anni successivi il compositore rimaneggiò diverse volte il suo capolavoro, ma l’associazione InCanto porterà al duomo di Amelia e nella chiesa di San Pietro e Terni la versione del 1724.

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