Rogo all'Asm, spuntano le diossine
controlli in campi e allevamenti

Rogo all'Asm, spuntano le diossine controlli in campi e allevamenti
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 20 Agosto 2021, 08:05

L'incendio all'impianto di selezione e trasferenza, come era prevedibile, ha sviluppato diossine. La presenza dell'inquinante rilevata in due ore dal campionatore portatile durante il rogo e dalla centralina mediata sulle 24 ore conferma un forte scostamento.
Il deposimetro a Maratta ha registrato un valore medio di 2,7 picogrammi per metro quadrato su 14 giorni - conferma Francesco Longhi, direttore del dipartimento Umbria sud di Arpa. 37,8. Immaginando che tutto sia caduto quel giorno, il valore si attesta su 37,8. E' una soglia accettabile e al di sotto di quelle previste dalla comunità europea ma questo incremento, sia nell'aria che come deposizione, impone la valutazione dell'incidenza della diossina sulle matrici alimentari. La palla passa all'Usl Umbria 2.
Nelle prossime ore partiranno i campionamenti su frutta e verdura, sulle uova e se sono presenti sugli allevamenti. Durante un incendio di questo tipo trovare le diossine è normale - dice Luca Proietti, direttore di Arpa Umbria. In mezzora siamo riusciti, con i nuovi campionatori portatili, ad essere operativi rilevando i valori della nube anche se i più rappresentativi sono quelli della centralina di Maratta. Durante l'incendio gli strumenti di Arpa hanno intercettato l'aria integrando i dati della centralina fissa: Monossido di carbonio e ossidi di azoto non hanno avuto scostamenti per l'assenza di rifiuti visto che l'impianto era fermo e per l'immediato intervento dei vigili del fuoco di Terni. Solo il biossido di zolfo ha avuto un piccolo scostamento durante l'incendio ma il valore è rientrato un'ora dopo - spiega Francesco . Anche i pm 2,5 e 10 non hanno subito scostamenti a parte l'arsenico, rimasto però ampiamente sotto il limite.
Ieri mattina, dopo il dissequestro dell'area interessata dall'incendio, è iniziata la pulizia e lo sgombero delle macerie. L'azienda è impegnata anche nella valutazione degli aspetti dell'inquinamento ambientale e sta procedendo all'analisi delle acque di spegnimento per capire se vanno trattate in modo particolare o possono essere smaltite in fogna. Oggi è in programma il primo sopralluogo sugli aspetti strutturali: Se sarà confermato che non ci sono lesioni strutturali sull'edificio, il piano di recupero e potenziamento dell'impianto potrebbe essere più spedito - dice il presidente, Mirko Menecali. Al momento è complicato individuare un cronoprogramma ma posso ipotizzare che saranno necessari due o tre mesi. Il presidente di Asm si sofferma sulle cause del rogo: La nostra indagine interna ha confermato che nell'impianto c'erano rifiuti metallici non conferiti correttamente che hanno innescato l'incendio. Se questa ipotesi sarà confermata anche dalle indagini della procura, sarà aperta un'inchiesta contro ignoti per aver gettato questi rifiuti in modo non conforme. Menecali, conferma la ricostruzione fatta dall'azienda sull'origine dell'incendio che una settimana fa ha gravemente danneggiato l'impianto di Maratta. Purtroppo è una storia che si ripete. Quella che spinge cittadini poco attenti a gettare nell'indifferenziato rifiuti di ogni tipo in barba alle regole. A febbraio Asm aveva già presentato una denuncia in procura per la presenza di batterie finite nell'indifferenziata.
 

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