TERNI Piccoli ristoratori crescono. E lo fanno gestendo bar e ristorante veri. Per gli studenti dell’istituto Casagrande non si tratta del consueto stage o del più classico dei progetti di alternanza scuola-lavoro, ma di un progetto ben più articolato che nasce all’interno della scuola e si muove sotto la supervisione della scuola stessa. Il “business” che ne scaturisce va ad autofinanziare il progetto stesso e ad alimentare un fondo di solidarietà a favore degli studenti più svantaggiati.
«Da qualche anno – spiega Angelo Boccia, docente responsabile dei laboratori di enogastronomia – abbiamo attivato il bar e il ristorante didattico all’interno dei quali gli studenti fanno esperienza di cucina, sala e accoglienza». Si tratta di esperienze vere allestite nei locali di via Sabotino: entrambe le attività sono aperte dal lunedì al venerdì, il bar dalle 9 alle 11.30, il ristorante è attivo dalle 12,30 alle 14,30 e negli eventi ad hoc. «Sono aperti al personale della scuola, ai genitori e alle associazioni che collaborano con noi – spiega ancora Angelo Boccia – Per gli studenti si tratta di attività concrete attraverso le quali, sotto la supervisione dei docenti, anticipano quella che sarà l'esperienza nel mondo del lavoro». Un banco di prova che, come tiene a sottolineare Boccia, «non fa concorrenza ai ristoratori locali» ma è un valore aggiunto alla formazione dei ragazzi che così toccano subito con mano il funzionamento del mondo della ristorazione e le sue criticità.
Il progetto, che interessa le 3°, 4° e 5° classi, coinvolge complessivamente circa 400 ragazzi. «Con il ricavato delle due attività – aggiunge il docente – si acquistano nuove attrezzature, i materiali necessari, si sostengono le spese vive e, con quello che resta, si alimenta un fondo di solidarietà per aiutare i ragazzi, che non possono permetterselo, ad acquistare le divise o i libri».