Rischio idrogeologico e sismico: per costruire arriva l'aiuto del satellite

il terremoto ad Amatrice
di Cristiana Mapelli
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Mercoledì 2 Dicembre 2020, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 00:36

Il primo modello europeo di monitoraggio e gestione dei grandi rischi naturali in un'aerea vasta dei 138 comuni colpiti dai terremoti del 2016-2017 con utilizzo di tecnologie geospaziali, sensoristica, modellistica, banche dati e controlli sul campo. Ovvero, come ricostruire bene dopo il sisma, come quello che negli scorsi anni ha toccato regioni quali l'Umbria, le Marche, l'Abruzzo e il Lazio.  A presentarlo, mercoledì mattina, l'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino centrale che oggi, nella sala monumentale di Palazzo Chigi, ma anche in streaming, illustrerà la tecnologia della piattaforma ReSTART (acronimo di resilienza territoriale appennino centrale ricostruzione terremoto”) e il suo utilizzo open access per la sicurezza di persone, ambiente, beni.
Tra gli obiettivi della piattaforma, una ricostruzione in tutta sicurezza, anche in considerazioni di frane ed alluvioni, la riprogrammazione delle risorse idriche a causa degli effetti sismo-indotti e costituire un modello pilota della governance e aggiornamento costante e continuativo del quadro conoscitivo dei fenomeni di rischio.
Il progetto lancia una nuova generazione di piattaforme tecnologiche condivise tra amministrazioni pubbliche, enti, aziende, professionisti, cittadini e rappresenta il miglior supporto alle decisioni sulla ricostruzione e l’espansione urbana più sicura. Da computer o smartphone, sarà possibile consultare i primi servizi WebGis tematici con le mappe della microzonazione sismica, della morfologia del territorio, delle aree a rischio idrogeologico, e anche di insediamenti, aree protette, beni archeologici e culturali.
Durante il convegno saranno inoltre presentate le prime due pubblicazioni realizzate dall'Autorità. Il libro-album a fumetti a colori "A scuola di prevenzione", che illustra la conoscenza e come affrontare i rischi idrogeologici e sismici, e tutelare le acque e l'ambiente che ci circonda, in distribuzione gratuita nelle scuole primarie dei 138 comuni del cratere.
Il libro "Dalla catastrofe perfetta alla ricostruzione perfetta", in distribuzione tra i Comuni del “cratere”, che spiega le finalità della Piattaforma tecnologica, analizza le caratteristiche dei territori colpiti e la pianificazione di prevenzione. Il progetto durerà fino al giugno del 2022 e vede coinvolti sette partner: le quattro regioni interessate dal sisma (Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo), il Dipartimento nazionale della Protezione civile, la Struttura del Commissario per la ricostruzione e il Ministero dell’Ambiente.
Interverranno tra gli altri il segretario generale dell'Autorità Erasmo D'Angelis, il capo dipartimento di Casa Italia Fabrizio Curcio, il dirigente dell'agenzia per la coesione territoriale Riccardo Monaco, il Commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2016-2017 Giovanni Legnini, il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e il sottosegretario al ministero dell'Ambiente Roberto Morassut.
 

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