Riparte il Cantagiro in Umbria. Selezioni aperte fino al 12 agosto e serata finale a Narni Scalo il 27.

cantagiro Umbria
di Federica Mosca
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Domenica 7 Agosto 2022, 00:00

Terni- “E’ indispensabile tornare a fare musica come si faceva un tempo, partendo dalla cantina, fino ad arrivare di fronte ad un pubblico vero, mettendo il virtuale al servizio dell’arte e non viceversa. Credo sia più soddisfacente ricevere un applauso che un like”. Così Alessandro Cavalieri, direttore artistico della manifestazione, annuncia la ripartenza del Cantagiro in Umbria, che vedrà la serata finale svolgersi proprio a Narni Scalo, il prossimo 27 agosto.
L’evento, , si svolgerà in Piazza Comencini, nello spazio verde antistante il ristorante dalle ore 21:30. Ad esibirsi, gli artisti umbri e delle aree limitrofe, che nel mese di settembre, saranno impegnati a Tivoli per la Fase Nazionale del concorso. Le iscrizioni all’edizione 2022 del concorso più itinerante d’Italia saranno aperte fino al 12 Agosto.
Sul palco, oltre ai concorrenti delle varie categorie (baby, junior, interpreti, rap, cantautori e new voice) saranno presenti ospiti, musicali e non solo, con la Tribute Band Ufficiale dei Nomadi, “Opera Nomade”, che accompagnerà la serata finale con alcuni intramontabili successi della musica italiana.
“Lo spirito del Cantagiro – sottolineano gli organizzatori- è quello di valorizzare i talenti emergenti e di non lasciarli soli. C’è voglia di tornare ad esibirsi dal vivo, di tornare a calcare palchi ed il numero degli eventi dell’estate 2022 lo sta dimostrando. Vogliamo dare ai ragazzi la possibilità di fare esperienza e di confrontarsi con chi ha la loro stessa passione. Negli anni abbiamo avuto modo di vedere tanti ‘nostri’ artisti, calcare palchi di rilevanza nazionale, da Amici, X Factor, Castrocaro, passando per Prodigi, Sanremo Young”.
“Non dimentichiamoci che i cantanti più famosi dagli anni 60 anni in poi hanno calcato il palco del Cantagiro. Basti pensare a Gianni Morandi, Caterina Caselli, Massimo Ranieri, Adriano Celentano - conclude Alessandro Cavalieri. Ad oggi, il concorso ha cambiato un po' forma e va visto più come un’opportunità per farsi notare dagli addetti ai lavori. Siamo fautori del concetto di ‘gavetta’ perché quello musicale è un lavoro, e presuppone impegno, studio, costanza e determinazione, come qualsiasi altro mestiere. Senza demonizzare il web e i social, che sono degli strumenti indubbiamente necessari. Invito dunque i ragazzi a fare più esperienze possibili, controllando sempre la serietà dei concorsi per evitare di sprecare tempo e soldi”. 

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