Rilanci, commercianti e residenti del centro storico scommettono sulla radio cittadina

corso Vannucci e le sue attività
di Cristiana Mapelli
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Venerdì 10 Luglio 2020, 10:56
La corsa ad una radio della città è ufficialmente iniziata. La strada da percorrere è stata delineata ieri durante un incontro in Comune tra Leonardo Varasano e Gabriele Giottoli, assessori rispettivamente a Cultura e Marketing territoriale, la consigliera delegata Fotinì Giustozzi e le tre associazioni di commercianti del centro (Consorzio Perugia in Centro, Perusia Futura e la Confraternita del Sopramuro). Comune, commercianti, residenti e associazioni di quartiere, finalmente a braccetto per dotarsi di un nuovo strumento innovativo con cui rilanciare l’acropoli e tutte le sue attività.
L’idea su cui si sta lavorando è una sorta di radio cittadina in filodiffusione da cui trasmettere musica, certo, con programmi dedicati ai generi più vari, ma dove dare spazio ad arte, cultura, informazioni di servizio e turistiche, per dare vivacità all’acropoli e ai suoi protagonisti. Tutto, ovviamente, nel massimo rispetto della quiete di chi, in centro, ci vive e ci lavora, valutando l’impatto delle casse sull’acustica urbana.
Di fatto, la realizzazione della radio della città, è il primo passo del Comune verso la fondazione per giocare, nel rilancio dell’Umbria, la partita da protagonista. Con il Comune, come detto, come capofila che ha tutto l’interesse di sperimentare una radio con la logica di aggregare altre esperienze di radio pubbliche. Importante sarà la partnership con Umbria Radio il cui palinsesto durante i lunghi mesi di lockdown si è arricchito di tanti format fatto e rivolti ai perugini, come ad esempio i programmi di Mascheradio.
Nella Fondazione il Comune metterebbe sul tavolo i soldi della tassa di soggiorno (in tempi pre Covid-19 le previsioni di bilancio indicavano incassi più o meno di un milione l'anno), ma con un ruolo importante riservato ai consorzi o le associazioni che da tempo operano per promuovere la città creando eventi.
Come il caso del Consorzio Perugia in Centro (Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato e che coinvolge nelle proprie attività oltre 200 attività) che, da parte sua, ha dato il via libera alla modifica dello statuto per fra nascere la public company. O l’associazione Perusia Futura che raduna i commercianti, artigiani e residenti. Ma anche la Confraternita del Sopramuro, la neo associazione degli imprenditori di piazza Matteotti, i magnifici rioni di Perugia 1416, Porta Eburnea e le associazioni di Borgo Bello e via della Viola.
L'idea della Fondazione per il turismo, promossa dall’assessore Giottoli, prende spunta da quanto è stato fatto ad Arezzo dove il Comune, primo in Italia, ha dato vita ad una fondazione in partecipazione senza scopo di lucro che nasce per gestire in maniera coordinata tutti gli elementi che compongono una destinazione turistica.
 
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