Rifiuti, corsa per evitare la stangata. La raccolta differenziata non cresce abbastanza

Rifiuti, corsa per evitare la stangata. La raccolta differenziata non cresce abbastanza
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Martedì 25 Agosto 2020, 17:15
PERUGIA - In Umbria cala la produzione dei rifiuti, sale il dato della raccolta differenziata, ma non tanto quando dovrebbe. Almeno rispetto agli obiettivi che aveva indicato la giunta Marini. La fotografia del mondo dei rifiuti in Umbria è fatta di luci e ombre ed è certifica nelle delibera 601 della giunta Tesei dello scorso luglio.
Dati e cifre che, per forza di cose, devono fare i conti con quello che quello succederà sulle bollette. La partita dei conguagli legati al nuovo metodo di calcolo dell’Arera è ancora aperta. Stangata o stangatina che sia, si annunciano ritocchi. Il direttivo dell’Auri deciderà a inizio dicembre poi ci sarà il via libera dell’assemblea ai Piani economici e finanziari dei 92 Comuni. Che dovranno approvare tutto entro la fine di settembre.
Il doppio binario è il solito. Da una parte esame dei costi effettivi e dall’altra ricaduta sulle bollette. Sul fronte dei costi Perugia potrebbe far scendere il dato che veleggiava oltre il 6%. Il confronto con Gesenu per uscire dall’angolo andrebbe nella direzione del calo. Il dato perugino è importante perché Perugia ha un peso strategico che nell’appaltone da un miliardo di euro, vale quasi la metà. Situazione che, da quello che filtra, viene definita complessa per Assisi dopo l’emergenza Covid-19 ha pesanto forte sul comparto del turismo. Non è detto che i costi effettivi più alti diventino bolletta più alta perché il differenziale può essere spalmato su tre anni a partire dal 2021. Ma l’operazione frenata è partita e si deciderà tutto nel giro di una decina di giorni.
I NUMERI
La produzione regionale dei rifiuti relativa al 2019, è spiegato nella delibera della Regione, è stata di 454.479 tonnellate, con una riduzione rispetto al 2018 di 6.043 tonnellate (meno 1,31%). La produzione pro-capite passa dai 521 chili per abitante del 2018 a 514 chili per abitante del 2019.
Rispetto al 2010 la produzione complessiva regionale ha subito una rilevante diminuzione (-95.000 tonnellate), pari al 17,5%.
Per quanto riguarda la raccolta differenziata, anche nel 2019 c’è stato un incremento del dato regionale che si è assestato su 66,1% (+ 2,7 per cento rispetto all’anno precedente). Un valore superiore al dato medio nazionale, che rispetta per la prima volta il target nazionale, ma ancora non conforme all’obiettivo regionale del 72,3% fissato per il 2018. E qui dovrà lavorare anche il nuovo piano regionale a cui sta lavorando la giunta regionale.
Il sistema regionale di trattamento, è spiegato nella certificazione dei dati sui rifiuti per il 2019, «è sufficiente a soddisfare il fabbisogno nel medio-lungo periodo per la quota preponderante dei rifiuti organici e parzialmente per la frazione organica del rifiuto urbano residuo - Forsu (che pesano per il 45% circa)».
Per la frazione Forsu, il sottovaglio della raccolta indifferenziata che deve subire un trattamento meccanico biologico per il successivo conferimento in discarica, si assiste ancora a un lieve sottodimensionamento che dovrà trovare soluzione con le previsioni progettuali che individuano in Pietramelina un nuovo hub di trattamento. Cioè un impianto di rilevanza regionale.
IL PUNTO DISCARICHE
Quanto al sistema regionale di smaltimento, nel 2019 sono state conferite in discarica complessivamente 201.112 tonnellate di rifiuti, con un incremento di circa 5.000 tonnellate, pari al 2%, rispetto al 2018, di cui 12.590 tonnellate di rifiuti speciali e fanghi da depurazione, con una riduzione del 27% rispetto al 2018, e 188.522 tonnellate di rifiuti di provenienza urbana, con un incremento di circa 10.000 tonnellate rispetto al 2018.
Il quantitativo di rifiuti urbani a smaltimento (188.522 tonnellate) rappresenta il 41% del totale dei rifiuti urbani prodotti (454.479 tonnellate), ma la quota di rifiuti urbani di origine umbra conferita è riassumibile in 150.500 tonnellate, e quindi si può stimare che la percentuale di rifiuti umbri che è stata conferita in discarica rispetto alla produzione è pari al 33 per cento.
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