Richieste entro una settimana per il risarcimento dei danni provocati dall'alluvione del 15 settembre

L'assessore Enrico Melasecche
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Martedì 27 Dicembre 2022, 18:13

PERUGIA - La Regione ha avviato la ricognizione dei danni subiti da cittadini e imprese tra Gubbio, Pietralunga e Scheggia e Pascelupo per l'alluvione del 15 settembre scorso. «Ci siamo prontamente attivati nell'immediatezza per portare aiuto nelle zone alluvionate - spiega l'assessore alla Protezione civile Enrico Melasecche - ora procede regolarmente l'attività degli uffici regionali per l'ottenimento dei contributi statali messi a disposizione a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri e sulla base della successiva ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile, con cui è stata nominata Commissario delegato per la
gestione dell'emergenza la presidente della Regione, Donatella Tesei».
«La ricognizione - spiega Melasecche - rappresenta, infatti, un passaggio determinante per conoscere
l'esatto ammontare dei danni e poter accedere ad ulteriori risorse che dovranno essere stanziate con successiva delibera del Consiglio dei Ministri, a sostegno del tessuto economico e sociale nei confronti della popolazione e delle attività economiche e produttive direttamente interessate dagli eventi alluvionali». La modulistica è  disponibile e sono state fissate le scadenze: cittadini e titolari di attività economiche devono presentare le domande di contributo ai Comuni entro il 4 gennaio 2023. La scadenza per i Comuni, per l'invio alla Regione Umbria della ricognizione delle domande ricevute, è fissata al 9 gennaio 2023. Anche chi ha già presentato richieste o
segnalazioni di danni è tenuto a ripresentare la domanda utilizzando la specifica modulistica. Invitiamo pertanto tutti
gli interessati ad attivarsi. La Regione ha invitato i sindaci, già preinformati dal Servizio regionale di Protezione
civile ad attivare le strutture comunali per informare ulteriormente i cittadini in merito alla presentazione delle domande, anche in relazione alle scadenze ravvicinate per le quali Palazzo Donini proverà anche a chiedere una proroga al Dipartimento nazionale di Protezione civile.

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