Doppia truffa per prendere il Reddito di cittadinanza

Doppia truffa per prendere il Reddito di cittadinanza
di Walter Rondoni
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Domenica 13 Marzo 2022, 08:41

CITTA' DI CASTELLO Smascherata truffatrice impenitente. Non contenta di aver raggirato la sede Inps di Città di Castello, ha messo a segno lo stesso “colpo” a Sestri Levante, in provincia di Genova, incassando in totale 6mila euro di Reddito di cittadinanza che non le spettavano. Alla fine ha rimediato una denuncia. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato tifernate hanno cominciato a drizzare le antenne esaminando alcune richieste sospette per il rilascio del permesso di soggiorno di lungo periodo. Una 60enne extracomunitaria si era presentata all'Ufficio Immigrazione della Questura per chiedere la sostituzione del permesso di soggiorno da lavoro autonomo, ma la variazione gli era stata negata per carenza di documentazione. La donna, però, non si è persa d'animo ed è andata a dichiarare il falso, cioè di essere in possesso di un permesso di soggiorno Ue di lungo periodo, agli sportelli tifernati dell'Istituto nazionale della previdenza sociale. E già che c'era ha sottoscritto l'istanza per essere ammessa al Reddito di cittadinanza. Il beneficio le è stato concesso e le ha permesso di intascare circa 3mila euro. Ma il piano è andato ben oltre. La straniera ha avanzato la stessa domanda anche all'Inps di Sestri Levante ed ottenuto il medesimo risultato, sotto forma di una ulteriore erogazione di un uguale importo. Il comportamento quanto meno sospetto non è sfuggito agli agenti del Commissariato di via Morandi che hanno avviato le indagini e scoperto la truffa. Ed appurato che la responsabile era ben conosciuta alle forze dell'ordine per precedenti come bancarotta, diffamazione a mezzo stampa, minacce. Mentre l'Inps ha provveduto a revocare il beneficio, la donna è stata deferita all'autorità giudiziaria per truffa. Erano decine, invece, i furbetti stanati in una volta sola nei mesi scorsi. Per alcuni di loro si era ipotizzata anche l'associazione a delinquere. In quella circostanza le Fiamme Gialle disarticolarono un sistema che permetteva di percepire il sostegno statale a quanti non erano in regola con le norme o, addirittura, mancavano dei requisiti necessari. Tantissimi, ad esempio, non avevano mai abitato in Umbria. La “base” era un ufficio che aveva chiesto una gran numero di codici fiscali in epoca praticamente sovrapponibile alla domanda per il Reddito di cittadinanza

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