Città sempre più povera,
reddito di cittadinanza
per oltre seimila ternani

Città sempre più povera, reddito di cittadinanza per oltre seimila ternani
di Sonia Montegiove
2 Minuti di Lettura
Giovedì 24 Giugno 2021, 08:24

TERNI Ad aprile 2021 sono stati oltre 3mila, nella provincia di Terni, i nuclei familiari che hanno percepito il reddito di cittadinanza (per un totale di oltre 6.200 persone coinvolte). Nel ternano, secondo l’Osservatorio sul Reddito e Pensione di Cittadinanza, vivono il 30 per cento dei percettori umbri di reddito di cittadinanza (sono 9.700 in totale i nuclei familiari dell’Umbria) e la provincia presenta un tasso di inclusione, ovvero un rapporto tra il numero di persone coinvolte di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza e la popolazione residente, pari a 44, più alto di quello perugino pari a 39. L’importo medio mensile percepito per questo sostegno economico mirato a favorire il reinserimento lavorativo e a contrastare la povertà è pari a 549 euro nel ternano, importo più alto di quello perugino fermo a 540 per aprile 2021 e inferiore al medio nazionale pari a 559 euro. Pensioni di cittadinanza Le pensioni di cittadinanza, ovvero il reddito percepito da nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, ad aprile 2021 hanno sostenuto 372 nuclei familiari ternani (420 le persone coinvolte), il 28 per cento dei nuclei umbri che l’hanno percepita. L’importo medio mensile percepito in questo caso è pari a 256 euro, di poco più basso rispetto a quello perugino pari a 267 euro. Quante le domande presentate? Le domande trasmesse a INPS tramite Caf, Patronati, Poste e in maniera autonoma dai cittadini sono state in totale per i tre anni 2019-2021 poco più di 11mila. Nel primo trimestre 2021 quasi 2mila nuclei familiari ternani hanno fatto richiesta di sostegno, in aumento rispetto agli anni precedenti che hanno visto 4.174 richieste nel 2020 e 5.207 nel 2019. Se si vanno a guardare le distribuzioni trimestrali, si nota un picco di domande nel primo trimestre del 2019, anno di attivazione del sostegno economico, e nell’ultimo trimestre del 2020, periodo in cui per molti sono scaduti i 18 mesi di durata del primo ciclo di erogazione per il quale in tanti hanno chiesto il rinnovo. Quale il trend per reddito e pensione di cittadinanza? I nuclei familiari che in Umbria hanno percepito almeno una mensilità di reddito di cittadinanza presentano un trend in ascesa dal 2019 ad oggi, visto che si passa dagli 11.800 dell’anno di istituzione del beneficio ai 16.200 del 2020, per arrivare ai 15mila del solo primo trimestre 2021. A percepire reddito e pensione di cittadinanza sono prioritariamente italiani (nell’86 per cento dei casi); gli extracomunitari ai quali è stato erogato sono il 9 per cento e i cittadini europei il 4 per cento. Quanti i redditi di cittadinanza revocati? In Umbria, dal 2019 a oggi, sono stati revocati, con recupero delle somme indebitamente percepite, oltre 1.200 benefici per insussistenza dei requisiti anagrafici, economici o patrimoniali previsti dalla normativa e che devono sussistere sia in sede istruttoria che di rinnovo mensile.