“RecuperiAmo San Giovenale": Stefano de Majo nei panni del Poverello d'Assisi invoca il restauro della chiesa di Cecalocco

“RecuperiAmo San Giovenale": Stefano de Majo nei panni del Poverello d'Assisi invoca il restauro della chiesa di Cecalocco
di Aurora Provantini
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Domenica 26 Luglio 2020, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 16:01

"RecuperiAmo San Giovenale".  Un evento culturale a Cecalocco teso a far conoscere alla cittadinanza, attraverso la cultura, la storia dell’antica chiesa di San Giovenale grazie allo spettacolo teatrale e musicale in programma per sabato primo agosto alle ore 18 nell’area picnic della frazione di Terni. L'evento è organizzato dall’associazione culturale “Porto di Narni, approdo d’Europa”, che così torna in campo a pochi giorni da “MozarTiAmo”, un appuntamento pensato per celebrare i 250 anni dal passaggio del grande compositore austriaco, allora quattordicenne (l'11 luglio del 1770), a Terni e inserito all’interno del cartellone del “Terni Falls Festival”.
La chiesa che sorge su una collinetta è pericolante, la porta è chiusa con una catena che permette comunque attraverso una fessura di vedere l’interno a navata unica, con copertura a capriata e pavimento in mattonato. Sulla parete sinistra si trovano i resti dell’altare già dedicato alla Vergine del Monte Carmelo, attualmente privo di ornamenti.
Sulla parete d’altare è raffigurata un’Annunciazione sotto la quale si legge la data del1642. L’abside contiene un affresco raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Giovenale e Francesco Saverio. Purtroppo però la chiesa di Cecalocco è del tutto abbandonata, ridotta quasi ad un rudere da anni. L’obiettivo dell’evento è quello di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni in un’ottica di un recupero artistico e strutturale dell’edificio. Verrà non solo presentata la storia della chiesa, ma anche proposta una performance teatrale di Stefano de Majo e Marialuna Cipolla, con la presentazione  di una acquaforte del maestro Massimo Zavoli. «Come da consuetudine – spiega Christian Armadori, presidente dell’associazione "Porto di Narni, approdo d’Europa" – lo spirito è proporre un’occasione conviviale all’insegna della storia locale, il teatro, la musica, la pittura, il rispetto per l’ambiente e la voglia di stare insieme. L’idea nasce dalla volontà di coinvolgere la cittadinanza sulla necessità di salvare la deliziosa chiesa di San Giovenale, un edificio di culto costruito tra il XII e il XIII secolo, in precario stato di conservazione, che presenta all’interno dei pregevoli affreschi».  
Il programma : alle ore 18 di sabato primo agosto Christian Armadori darà informazioni storiche sull’edificio di culto, l’artista Massimo Zavoli presenterà un’acquaforte sui Protomartiri, nativi della zona dell’Umbria meridionale di cui ricorrono gli 800 anni dal martirio e infine ci sarà l'atteso spoettacolo teatrale. L’attore Stefano de Majo metterà in scena  “Francesco: allodola di Dio”, accompagnato dalla voce e dalla chitarra di Marialuna Cipolla, nei panni di Santa Chiara. Sarà  richiamata la figura del Poverello di Assisi (interpretato da Stefano de Majo) per invocare il restauro della chiesa. 

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